LSU-LPU: con una circolare la Regione Calabria liquida i precari.
Con il passare delle ore si chiude il cerchio del disegno liquidatorio della Regione Calabria verso i soggetti impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità negli Enti locali.
Il Dipartimento Lavoro del governo regionale ha inviato agli Enti utilizzatori la circolare n° 1/2013 prot. 119054 del 08/04/2013 nella quale, al comma 2, si dichiara la “…cessazione delle Leggi Regionali n° 4/2001 e n° 20/2003 (normativa che vincola la Regione al rispetto delle Convenzioni ed al relativo finanziamento) e si determina la conseguente cessazione di validità delle Convenzioni stipulate tra Regione Calabria e gli Enti Utilizzatori…lo scrivente Dipartimento provvederà a trasferire le risorse indicate (risorse utilizzabili solo fino al 15 luglio) agli Enti utilizzatori in unica soluzione anticipata….” ( e così me ne lavo le mani e lascio la patata bollente ai Comuni).
Gli Enti, inoltre, sono obbligati a predisporre nuovi progetti, entro il 10 maggio, e l’utilizzo dei precari con orario di lavoro garantito di 4 ore giornaliere e “…a differenza del passato è facoltà dell’Ente (con proprie risorse) decidere se integrare di altre 2 ore le proprie attività.
Questa è la situazione dei 5.200 precari calabresi sfruttati per ben 16 anni senza contributi previdenziali, usati spesso come strumenti ad uso politico e propaganda elettorale; ingannati ed illusi da politicanti spregiudicati e sindacalisti disonesti e bugiardi. Carne da macello per giochi di potere politico-mafioso (veri e propri ricatti sui lavoratori) ed accordi sindacali accomodanti ed interessati.
L’Unione Sindacale di Base denuncia la responsabilità di CGIL-CISL-UIL e delle segreterie dei Partiti presenti nel Consiglio Regionale nel fallimento dell’accordo del 18 marzo u.s. e della successiva approvazione concertativa della Legge Regionale n° 10 del 21 marzo 2013; denuncia lo scandaloso silenzio dei sindacati confederali e la loro imbarazzante assenza nei movimenti di lotta di questi giorni (aspettiamo ancora che si svolga la propagandata e già annunciata assemblea territoriale).
L’USB considera di grande civiltà e sensibilità democratica la partecipazione dei precari alle iniziative del Sindacato e invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori a continuare ad impegnarsi in una battaglia che sarà determinante per la difesa del salario e di stimolo ad altre importanti conquiste.
USB Rossano