L’USB, insieme alle altre forze del comitato promotore della manifestazione nazionale del 1° giugno, organizza e invita alla conferenza stampa che si terrà mercoledì 29 maggio, a Viale Mazzini, di fronte alla sede RAI.
Porteremo sotto la sede RAI le ragioni dell’opposizione sociale coerente con gli interessi dei lavoratori, dei pensionati , delle donne, dei giovani dei settori popolari e dei sinceri pacifisti schierati, ragioni quotidianamente distorte, criminalizzate e nascoste.
La manifestazione del 1° giugno è una manifestazione importante e necessaria, poiché si pone in antitesi con la deriva autoritaria e sempre più liberista avviata dai governi di centro sinistra, a cui tuttavia il governo Meloni, con i progetti di premierato e autonomia differenziata, ha impresso una velocizzazione tutta a favore dei fattori speculativi e delle grandi imprese.
Saranno in piazza anche i migranti, braccianti, operai, facchini, uomini e donne inseriti da sfruttati nel sistema produttivo che rivendicano regolarizzazione e pieni diritti.
La demagogia del Governo Meloni, con le mance dei bonus, le promesse di rilancio industriale, le presunte attenzioni verso i settori popolari, si scontra con una realtà dove i ricchi sono sempre più ricchi e lavoratori, pensionati sono sempre più poveri. Diventa sempre più difficile l’accesso alla sanità pubblica mentre un altro diritto essenziale , quello alla casa, continua ad essere negato. È un dato ormai assodato quello di salari e pensioni tra i più bassi d’Europa, grazie ai governi di centro sinistra e al patto Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, sono condannati a restare al palo, anche con il Governo Meloni, che li lascia falcidiare dall’inflazione e dalla speculazione di banche e delle aziende di energia e servizi.
Le stragi di Brandizzo, del cantiere Esselunga di Firenze, della centrale di Suviana, sono i momenti più evidenti e tragici della mattanza dei morti del lavoro che non accenna a fermarsi, per cui abbiamo chiesto l’introduzione del reato di omicidio sui luoghi di lavoro e lo stop alla deregolamentazione degli appalti.
A fare da cornice a questo contesto, ci sono le politiche di guerra del Governo Meloni, che oltre a causare massacri, con l’invio delle armi in Ucraina e il sostegno politico e militare ad Israele, sta determinando un trasferimento di risorse dalla spesa sociale al complesso militare e gli spazi democratici sempre minori per lavoratrici e lavoratori.
Mercoledì 29 ore 12:00 Viale Mazzini, di fronte alla Rai
Sabato 1° giugno Manifestazione Nazionale a Roma, ore 14:00, Piazza Vittorio Emanuele
Unione Sindacale di Base