Come tutti i colleghi sanno il 29 luglio 2010 è stato sottoscritto un pessimo contratto integrativo che oltre ad incidere negativamente sul piano economico sta creando non pochi problemi ai lavoratori della giustizia.
In questi giorni sta succedendo di tutto e di più: sigle sindacali che da una parte dichiarano: " finalmente si è raggiunta la rigidità delle mansioni" dall'altra invece smentiscono se stesse perchè affermano sostanzialmente che nulla è cambiato per quanto attiene le attribuzioni di alcuni profili professionali (insomma è come dire è cambiato tutto per non cambiare niente); capi di uffici giudiziari che, trovandosi in difficoltà vista la cronica e consistente carenza di personale, esprimono pareri sulle attribuzioni delle nuove figure professionali; dirigenti amministrativi che diramano ordini di servizio illegittimi pur di far funzionare gli uffici, peccato che nel mezzo ci sono i lavoratori sempre più sconcertati e incavolati.
Per questi motivi la RdB P.I. ha inviato una lettera al ministro, al sottosegretario, al capo dipartimento ed al direttore generale perchè intervengano con una circolare esplicativa che metta in condizioni gli uffici giudiziari di avere comportamenti uniformi su tutto il territorio. I lavoratori devono avere chiarezza delle loro mansioni e non restare in balia di di eventi e pagare di persona spiacevoli conseguenze.
Questa O.S. ha predisposto delle lettere tipo da inviare ai capi ed ai dirigenti degli uffici e per conoscenza alla Direzione generale del personale per essere edotti sulle mansioni da compiere, visto che nonostante siano passati quasi due mesi dalla sottoscrizione del contratto, gli scienziati del Ministero non hanno saputo scrivere una circolare che chiarisca i compiti attribbuibili alle singole figure professionali.
Inoltre la RdB PI sta vagliando con i propri legali la possibilità di impugnare questo contratto carente sotto tutti i punti di vista.
La RdB PI avvierà nei prossimi giorni una campagna di assemblee in tutta Italia, per decidere assieme ai lavoratori le ulteriori iniziative da intraprendere per difendere la dignità e i diritti di tutto il personale e salvaguardare il servizio Giustizia.
Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.