“Di fronte ad una manovra-mannaia, che sottrae enormi risorse allo Stato Sociale e toglie salario e dignità ai lavoratori pubblici, sono impossibili le mediazioni a ribasso a cui si stanno disponendo i sindacati concertativi”, afferma Paola Palmieri della Direzione nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego.
“Per un rinnovo biennale già scaduto da 7 mesi, con 32 mesi di mancato rinnovo del biennio precedente in tre Comparti, si sta ragionando su un’inflazione al 1,7/1,9% che si può definire solo come realisticamente inaccettabile. Al contempo - incalza Palmieri – oltre a non rinnovare il Contratto, con il Decreto 112 il Governo taglia quote rilevanti di retribuzione che si attestano su una media di 500 Euro mensili”.
“La nostra posizione è netta e decisa – continua Palmieri - solo attraverso il conflitto da parte dei lavoratori è possibile rispondere a queste politiche inique e distruttive. Su questo non faremo retromarce, raccogliendo così il mandato di tanti dipendenti pubblici che hanno già espresso la loro forte opposizione nella mobilitazione nazionale dello scorso 16 luglio ed hanno proseguito in questi ultimi giorni con iniziative di protesta in tutto il paese. Il prossimo appuntamento sarà lo sciopero nel settore degli Enti Pubblici non Economici di giovedì 31 luglio”, conclude la dirigente RdB.
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