Il 30/07/2014, presso l'Ufficio di Torino3, si è svolta un'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dell'area controllo della DPI in cui si è discusso di organizzazione e carichi di lavoro e delle ricadute che il modello pubblico-aziendale comporta per il personale.
Le tematiche sviluppate descrivono una situazione insostenibile a causa dell'impostazione data dall'amministrazione in merito al lavoro per obiettivi e alle responsabilità nel procedimento, ai conseguenti rischi professionali e assenza di tutele, presidi AUDIT ecc..
L'attività lavorativa, "stimolata" da logiche d'obiettivo e "caricata" di responsabilità non necessariamente proprie, viene quotidianamente esposta al duplice fronte di rischio del cittadino/contribuente e dell'amministrazione/"controllore".
Questo è il contesto in cui si inscrive l'iniziativa dell'amministrazione (vedasi verbale allegato), purtroppo non isolata, volta al controllo dei livelli di produttività individuale di medio periodo.
I lavoratori "interessati" da tale "iniziativa" rischiano implicitamente, secondo l'assemblea, di esser additati come esempi individuali di inefficienza, deviando l'attenzione da un modo patologico e distorsivo di produrre e organizzare il lavoro .
Le considerazioni sono amare: ad un costante aumento dei carichi di lavoro non corrisponde un adeguato aumento di tutele e di misure economiche incentivanti, sebbene anche nel nostro comparto, proprio in questi anni di blocco dei contratti, è aumentata sensibilmente la forbice retributiva tra ceto dirigente e lavoratori.
USB condivide e sostiene le analisi e le tematiche espresse dalle RSU e dai lavoratori delle aree controllo della DPI di Torino. I contenuti d'assemblea si legano alle iniziative poste sinora in essere da USB in vari uffici del Piemonte, e dimostrano l'importanza che una voce sindacale critica può avere all'interno degli organismi RSU.