Non abbiamo fatto in tempo a piangere l’ultimo lavoratore portuale deceduto a Taranto che nella giornata di mercoledì 26 maggio un altro lavoratore è stato ucciso, investito da un carrello nel porto di Salerno. Matteo Leone di 34 anni. Ma gli incidenti e le morti avvengono quotidianamente in tutti i settori.
Le condizioni di lavoro nel nostro porto sono diventate inaccettabili e insostenibili: i carichi di lavoro, la velocità delle operazioni, gli spazi insufficienti e il continuo ricorso agli straordinari non possono essere barattati con la nostra vita. Un salario sacrosanto serve prima di tutto a tornare alle nostre case e dalle nostre famiglie, mentre i profitti degli armatori e dei Terminalisti non valgono le nostre vite.
È arrivato il momento di lanciare un segnale forte. È arrivato il momento che i responsabili paghino in modo pesante queste uccisioni: vogliamo l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
Lo sciopero è un diritto costituzionale: tutti possono aderire in qualsiasi impresa portuale ed a prescindere dalla tessera sindacale di appartenenza!
Lunedì 14 giugno sciopero e manifestazione di fronte al varco Valessini dalle ore 7:00.
USB mari e porti