Nel pomeriggio di ieri si è concluso il confronto sindacale riguardante i nuovi criteri per l’affidamento degli incarichi per le posizioni organizzative.
L’amministrazione, che ha presentato una nuova bozza, che includeva alcune delle richieste fatte dalle Organizzazioni Sindacali nei precedenti incontri, ha esordito nella persona del direttore generale affermando che non si discutono materie che non sono oggetto di contrattazione, e nel caso che una o più sigle sindacali avessero sottoscritto l’accordo, lo stesso doveva essere condiviso nella sostanza fino in fondo, e che in mancanza di accordo da parte di tutte le organizzazioni sindacali l’amministrazione avrebbe comunque proceduto autonomamente nella fissazione dei criteri e l’avvio delle procedure di selezione.
Il capo del personale nel suo intervento ha dichiarato che tutte le OO.SS. avrebbero comunque avuto la possibilità di esprimere la propria posizione e l’amministrazione sarebbe stata disponibile a valutare eventuali correzioni e modifiche.
La USB, nonostante siano stati recepiti alcuni cambiamenti nel testo fornito, come l’inserimento di una prova per la soluzione di un problema pratico, ha ribadito la propria contrarietà alle procedure di selezione per il conferimento dell’incarico, ancora fondate prevalentemente sulla discrezionalità della Commissione di Valutazione.
In perfetta solitudine, la USB ha poi sollevato ancora una volta il problema del finanziamento di tali posizioni attraverso le risorse del Fondo incentivante, argomento che l’amministrazione non ha voluto affrontare in questa occasione, ma che dovrà inevitabilmente trovare soluzione nella discussione sul rinnovo del prossimo CCNI 2018.
La USB giudica complessivamente negativo l’intero documento, pur rilevando l’accoglimento della richiesta di inserire un apposito articolo riguardante l’area informatica. E’ bene chiarire che la richiesta di USB di una sezione dedicata all’area informatica doveva essere funzionale al riconoscimento dell’idoneità già acquisita per tutti i capi progetto, anche quelli provenienti dagli enti disciolti, prevedendo allo stesso tempo l’avvio di nuove selezioni per il riconoscimento dell’idoneità per coloro che non hanno mai svolto tali funzioni, precisando che l’idoneità a capo progetto non implica l’assegnazione automatica di un progetto.
CRAL
USB ha contestato il messaggio Hermes, deciso unilateralmente dall’Amministrazione, che prevede il recupero retroattivo dei canoni riguardanti l’utilizzo dei locali, adibiti a bar; recupero che potrebbe ripercuotersi su tutti i soci del CRAL. Si è deciso di trattare la questione con la convocazione di un prossimo tavolo tecnico.