L’incontro di ieri al tavolo nazionale aveva all’ordine del giorno due argomenti:
un nuovo accordo sui criteri di conferimento delle posizioni organizzative e l’interpretazione autentica sul riassorbimento del TEP in occasione delle selezioni.
Nel nostro comunicato del 11 aprile avevamo espresso il nostro disaccordo rispetto a quanto previsto nella bozza sui criteri per l’attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa, predisposta dall’amministrazione, sia sulla modalità del colloquio sia sul punteggio che aumenta ancora di più il peso della discrezionalità del nucleo di valutazione.
Dissenso che abbiamo ribadito al tavolo del confronto, proponendo ancora una volta la modalità della selezione con criteri trasparenti ed oggettivi che superi il colloquio con il nucleo di valutazione.
Pur dichiarandosi favorevole alla procedura richiesta dalla USB Il Direttore Generale dott.ssa Di Michele ha sottolineato l’impossibilità di procedere in tal senso evidenziando l’urgenza di arrivare all’attribuzione di nuovi incarichi, in considerazione della riorganizzazione dell’Istituto e del blocco quadriennale sulle posizioni organizzative.
Affermazione che abbiamo commentato ricordando quanto sia altrettanto urgente arrivare ad una soluzione del problema del mansionismo, che data ben oltre i quattro anni citati dal Direttore.
Per quanto comunicato dall’amministrazione l’urgenza rappresenta inoltre il motivo principale della decisione di procedere con una prima fase da realizzarsi con un interpello per le posizioni vacanti in Direzione Generale ed in particolare nelle neo costituite Aree Metropolitane e Direzione centrale Servizi agli utenti.
Mentre per le altre Sedi del territorio l’attribuzione degli incarichi si effettuerà con un bando alla scadenza della proroga delle posizioni organizzative già fissata al 31/12/2017.
Avendo segnalato che nella relazione dell’amministrazione mancava qualsiasi riferimento ad un dato numerico sulle posizioni organizzative, il Direttore Generale ha chiarito che i nuovi assetti organizzativi si realizzeranno ad invarianza delle posizioni già stabilite, solo con uno spostamento tra le vare direzioni.
Le ulteriori precisazioni richieste durante la discussione, compresa quella relativa alla durata degli incarichi rispetto alle norme anticorruzione, hanno portato ad un aggiornamento della discussione ed alla necessità di stabilire un nuovo calendario degli incontri, il primo da tenersi il 3 maggio, appuntamento che servirà anche per iniziare a riflettere concretamente sul finanziamento dell’intero sistema, che per la USB costituisce un argomento irrinunciabile e non più rinviabile.
Prima ancora della discussione sui criteri delle posizioni organizzative il Direttore Generale ha introdotto l’intervento del Prof. Massimo Piccioni, Coordinatore Generale del coordinamento medico legale, il quale ha riferito rispetto alla situazione relativa alle verifiche che l’amministrazione sta effettuando sulle invalidità ordinarie riconosciute ai dipendenti, in applicazione alla L. 222/1984 art.9.
Operazione propedeutica, necessaria per avviare quella più generale che sarà condotta rispetto a tutti i fondi previdenziali sulla spinta delle volontà politiche in cerca di un facile consenso da parte dell’opinione pubblica, contro il fenomeno delle “false invalidità”.
Per quanto riguarda i colleghi che, per vari motivi, hanno ricevuto una mancata conferma dell’invalidità, dobbiamo rilevare ancora una volta l’avvio di una procedura unilaterale dell’amministrazione che comporta un nuovo recupero su benefici riconosciuti ai lavoratori dell’INPS i quali, come chiarito dall’amministrazione, possono presentare comunque, in fase di precontenzioso giudiziario, un ricorso amministrativo c/o i comitati provinciali e richiedere una nuova visita collegiale con la partecipazione del medico di fiducia.
L’altro argomento all’ordine del giorno riguardava il riassorbimento del TEP conseguente agli sviluppi professionali.
Modificando quanto previsto nei precedenti contratti integrativi CGIL,CISL,UIL,CISAL, in accordo con l’amministrazione, avevano illuso i lavoratori che gli sviluppi economici avrebbero comportato solo il recupero della quota di aumento del TEP stabilita con la firma del CCNI 2015, fino all’importo massimo pari al 70 % dell’incremento tabellare, conseguente alla nuova posizione.
Solo adesso l’amministrazione si accorge che quel recupero effettuato sull’incremento del TEP, è insufficiente per la copertura dei passaggi, con decorrenza 2016 e 2017, ed ha chiesto a CGIL,CISL,UIL,CISAL di sottoscrivere un’ “interpretazione autentica” che di fatto riprende le precedenti modalità di riassorbimento.
E’ bene chiarire che, non avendo firmato il CCNI 2015 la USB non doveva né poteva intervenire sulla nuova modifica in quanto la norma generale D.lgs. 165/2001 prevede che l’interpretazione autentica degli accordi venga effettuata tra le parti che li hanno sottoscritti.
Una volta trovato e firmato il nuovo l’accordo tra CGIL,CISL,UIL,CISAL e l’amministrazione per nuova interpretazione autentica, che spazza via tutte le improvvide illusioni precedentemente diffuse con il CCNI 2015, si modificano di conseguenza tutte le norme collegate sia nel CCNI 2016 che in quello del 2017, che anche la USB aveva firmato.
La firma del verbale di interpretazione autentica riferita al CCNI 2017 da parte della USB non è quindi altro che una presa d’atto degli effetti della nuova interpretazione autentica firmata da CGIL,CISL,UIL,CISAL, unici soggetti autorizzati ad intervenire.
Prima della chiusura dell’incontro la USB ha chiesto all’amministrazione di farsi carico della situazione relativa alla sede Inps di Via Pola a Milano, dove i lavoratori hanno dichiarato e stanno mettendo in atto lo stato di agitazione contro la chiusura della sede e la conseguente cancellazione della presenza dell’INPS in un quadrante strategico nel contesto milanese, su cui abbiamo riferito in uno specifico comunicato già inviato a tutti i lavoratori, a cui rinviamo per tutte le ulteriori notizie.
A conclusione l’amministrazione ha comunicato che con la busta paga di aprile sarà erogato un presaldo di circa 900 euro medi lordi riferiti all’incentivo ordinario e speciale del 2016.