Si è svolto giovedì 22 febbraio il presidio dei lavoratori precari del PNRR Giustizia davanti al Ministero in piazza Cairoli a Roma che ha visto un’ampia partecipazione: oltre centocinquanta lavoratrici e lavoratori, con delegazioni da tante città d’Italia, tra queste Napoli, Bologna, Torino, Ancona, Perugia, oltre ovviamente ai lavoratori di Roma.
La rivendicazione alla base dell’iniziativa, sintetizzata dallo slogan “Basta aspettare, è ora di stabilizzare”, aveva l’obiettivo di tenere insieme il diritto dei lavoratori ad un lavoro stabile all’esigenza di capitalizzare le professionalità reclutate con il PNRR, il cui impiego è andato ben oltre gli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza, arrivando ad una piena integrazione di questi lavoratori nell’organizzazione del lavoro del sistema Giustizia ai fini dell’attività ordinaria.
Al presidio sono intervenuti il Capo Dipartimento Dr. Campo e il Direttore Generale del Personale Dr.ssa Gandini, che hanno riconosciuto pubblicamente il contributo e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori precari e, soprattutto, hanno confermato l’intenzione dell’amministrazione di continuare ad avvalersi delle loro professionalità oltre la scadenza fissata al 2026, proprio nell’ottica di capitalizzare l’investimento realizzato su di loro ai fini del miglioramento del sistema Giustizia. In tal senso, dato ancora più concreto è rappresentato, come dichiarato dal Capo Dipartimento, dall’aumento della dotazione organica e dalla sua rimodulazione ottenuti dall’amministrazione proprio in funzione della stabilizzazione, nonché l’impegno ad utilizzare eventuali ulteriori aumenti della dotazione organica sempre per lo stesso obiettivo.
Fatti importanti, ma che non bastano.
L’attore protagonista è il Governo e dal Governo deve arrivare la risposta decisiva alle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici precari/e: serve una norma che dia una prospettiva di stabilizzazione! Se il decreto PNRR Quater presenta problemi legati ad altre questioni, si scelga un diverso vettore normativo, ma è necessario dare certezze a chi oggi vive un’insopportabile condizione di precarietà prima che decida di andarsene.
La giornata di ieri, arrivata dopo un lungo ciclo di assemblee in tutto il Paese e dopo la giornata di mobilitazione territoriale del 13 febbraio scorso, è stata una giornata importante che ha definitivamente sancito la scesa in campo di una soggettività collettiva rappresentata dai precari che, stanchi di aspettare, hanno deciso di prendere parola. Siamo certi che se continueremo con questa partecipazione e con la determinazione che abbiamo visto in piazza arriveremo a portare a casa il risultato.
USB PI e il Coordinamento Precari PNRR Giustizia continueranno a lavorare portando in ogni sede istituzionale la rivendicazione della stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, a cominciare dalla prossima riunione della cabina di regia sul PNRR e presieduta dal Ministro Fitto.
USB Pubblico Impiego Coordinamento Precari PNRR Giustizia