La scrivente organizzazione sindacale con la presente vi comunica la dichiarazione di stato di agitazione in tutti i settori del lavoro privato; tale stato di agitazione è volto a sollecitare le aziende a voi associate a porre in essere tutte le adeguate misure atte a contrastare le conseguenze che le altissime temperature registrate in questo periodo possano mettere a rischio l’integrità psico fisica dei lavoratori.
Nel ricordare che la salute dei lavoratori è elemento determinante della stessa Costituzione Italiana, art. 2, 32, 35, e 41, oltre che del D.lgs. 81/2008, riteniamo necessario sollecitare codeste associazioni datoriali a porre in essere tutti gli strumenti idonei a neutralizzare o ridurre tale fattore di rischio.
L’incremento delle pause retribuite durante l’orario di lavoro, la fornitura continua di acqua potabile, l’efficientamento degli impianti di refrigerazione dei luoghi di lavoro, l’evitare di far effettuare lavorazioni all’aperto senza adeguata copertura delle postazioni lavorative, sono solo alcuni esempi delle procedure che le aziende dovrebbero adottare per evitare i rischi connessi alla esposizione al calore.
La proclamazione dello stato di agitazione, con contestuale proclamazione di sciopero cui potranno fare ricorso le strutture territoriali e aziendali, si rende necessaria a causa della mancata applicazione, in molte aziende dei settori del lavoro privato, di norme e dispositivi atti a tutelare i lavoratori esposti a temperature elevate che, come noto, stanno determinando innumerevoli malori e, purtroppo anche casi di morte.
Con la presente si effettua, inoltre, esplicita richiesta che le aziende che facessero ricorso agli ammortizzatori sociali per fronteggiare tale evento climatico integrino le retribuzioni dei lavoratori sospesi a seguito della richiesta di ammortizzatore sociale, CIGO ecc., integrazione ancor più necessaria stante la forte perdita di valore d’acquisto di salari e stipendi.
L’USB Lavoro Privato, congiuntamente allo stato di agitazione, proclama un pacchetto di 16 ore di sciopero da attuarsi nelle aziende che non rispettassero il diritto alla salute e che non attuassero misure adeguate, sia tecniche che organizzative, atte a consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa senza esporre i lavoratori agli ulteriori rischi determinati dalle alte temperature atmosferiche.
Per quanto attiene alle aziende in cui insiste la L.146/90 e successive modificazioni si precisa che, in presenza di gravi e motivati rischi per la salute i lavoratori possono astenersi dalla prestazione lavorativa qualora le aziende non mettessero in atto tutte le misure atte a prevenire rischi all’incolumità psico fisica dei lavoratori.
Lo sciopero, come detto in precedenza, sarà proclamato dalle strutture territoriali e aziendali dell’USB Lavoro Privato nelle aziende in cui si dovesse riscontrare la mancata tutela della salute dei lavoratori, senza alcuna forma di preavviso, rientrando tale fattispecie in quelle previste dalle vigenti norme di legge atte a tutelare la salute dei lavoratori.
Roma, 25 luglio 2023
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato