Il 13 marzo riprende il negoziato sulle progressioni economiche dopo un lungo stop che si protrae oramai da quasi un mese.
Non sappiamo se sarà il round finale di una trattativa partita già male con la pre intesa del 14 dicembre - solo 17 milioni su 40 disponibili per i passaggi - e che rischia di finire anche peggio con l’introduzione massiva della valutazione.
Sappiamo, però, che non possiamo mollare proprio ora confidando in improbabili ripensamenti da parte dell’amministrazione e di CGIL, CISL, UIL e SALFI.
Dobbiamo utilizzare al meglio il tempo che ci separa fino al 13 marzo, facendo crescere la mobilitazione in ogni ufficio.
Dobbiamo creare nei posti di lavoro quel clima e quelle condizioni necessarie per ribaltare l’andamento del tavolo di contrattazione, partendo da quei contenuti che sono stati condivisi in questi mesi:
- rigetto di ogni forma di valutazione;
- impiego di tutti i 40 milioni disponibili attraverso una procedura aperta a tutti che consentirebbe di fare passaggi economici per circa 26.000 lavoratori già per l’annualità 2017, e concordare di continuare il percorso anche per gli anni successivi.
Sulla base di questo ragionamento, in concomitanza con lo svolgimento della trattativa, l’USB indice per lunedì 13 marzo una giornata di mobilitazione nazionale con assemblee di 30 minuti in tutti i posti di lavoro, volantinaggi e iniziative di comunicazione.
Facciamo sentire il fiato sul collo dell’amministrazione e di CGIL, CISL, UIL e SALFI. Questo è il momento di scegliere da che parte stare, dopo potrebbe essere troppo tardi.
Allegata la richiesta di assemblea inviata in tutti gli uffici.