Nessuno stanziamento per i rinnovi dei contratti del Pubblico Impiego. Dopo la truffa del taglio del cuneo fiscale, l’ultimo escamotage del governo Meloni per eludere l’emergenza salariale che attraversa anche il settore pubblico è la previsione di un bonus inflazione dell’1,5 percento dello stipendio lordo.
L’ennesima elemosina, un provvedimento iniquo e sperequativo perché l’aumento fisso in percentuale garantirà cifre superiori ai redditi più alti, ovvero quelli dei dirigenti. Per i redditi “normali” ciò si traduce in circa 21 euro lordi mensili.
Non vi sono più dubbi: l’unica risposta alle politiche di questo governo è lo sciopero generale del 2 dicembre e la manifestazione nazionale di sabato 3 a Roma.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego