All’indomani della grande manifestazione svoltasi venerdì scorso a Cassino, che ha visto la partecipazione di migliaia e migliaia di lavoratori (nonostante inutili tentativi volti a impedire che la protesta si estendesse), il dato incontrovertibile di cui prendere atto è la dignitosa resistenza operaia all’interno della FIAT.
Una risposta ferma e decisa per difendere i diritti, la democrazia sindacale ed il contratto di lavoro, che va ora rilanciata anche all’interno del pubblico impiego.
Scoraggiante, per la verità, il panorama che si presenta negli enti previdenziali agli albori di questo 2011 ed in particolare quello che ci riguarda più da vicino. Con una vasta opera di ricostruzione interna da tutti auspicata, poi trasformata di fatto nel definitivo smantellamento dell’Istituto.
In ossequio a tutto ciò, si susseguono in questi giorni spostamenti ingiustificati di materiale di lavoro da un ufficio all’altro in diverse sedi e, ovviamente, senza informare nessuno. Perfino in assenza dei colleghi direttamente interessati.
Solerti novelli capi, recentemente investiti e presi da sacro furore, nell’ansia di volersi in qualche modo accreditare da veri e propri artefici della devastazione (o “processo innovativo” in atto), si rendono fautori di incredibili farse, peraltro assumendo comportamenti a dir poco esilaranti e grotteschi. Col risultato che aumentano a dismisura i casi di fascicoli “momentaneamente” scomparsi. Dalle conseguenze poi facilmente immaginabili, sia per il personale che per l’utenza. Un futuro del quale l’amministrazione non sembra oggi realmente preoccuparsi mentre altri invitano i colleghi a costruirlo in maniera artificiosa partecipando a mirabolanti estemporanei concorsi grazie ai punti Mira Lanza del mago Otelma.
Nel frattempo, presso la Filiale di coordinamento Roma sud-est, l’altro mago in circolazione (quello della riorganizzazione a costo zero), sta incontrando ovvie scontate difficoltà al Casilino, dove proprio non riesce ad esportare democrazia.
Ma poiché nell’area metropolitana romana non è possibile riempire e svuotare i contenitori a colpi di bacchetta magica senza pagar dazio, meglio andarci con i piedi di piombo. Lasciando in sostanza che cambi tutto per non cambiare nulla. Nel contempo il ministro contro la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta si supera (è solo un eufemismo) e, non sapendo più che inventarsi, emana nuove disposizioni integrative e correttive del famigerato decreto 150/2009 (vedi allegato) con la palese squallida intenzione di scavalcare le varie sentenze dei Tribunali del Lavoro, che si sono pronunziati contro applicazioni immediate ingiustificate. La completa irresponsabilità per aver comunque avallato simili comportamenti, siglando frettolosamente il CCNI 2010, ricade ora interamente e senza scusanti su CISL e UIL, vere e proprie cinghie di trasmissione della volontà del governo. Che ora incredibilmente lamentano fughe in avanti (?) dell’amministrazione del tutto affrancata da ogni remora (vedi circolare fantasma n. 14 del 28.01.2011). Per non parlare della pubblicità regresso targata CISL sul modello 730 o di vari ricorsi legali della UIL contro un accordo sottoscritto. Alla faccia della coerenza.
Respirare aria pulita a Cassino è stato sicuramente il modo migliore per iniziare insieme il nuovo anno, che già si preannuncia nebuloso e pieno di incognite.
Coordinamento regionale USB INPS Lazio