Anche Confindustria se n’è accorta: c’è un problema di costo della vita in questo Paese.
Chiaramente, l’organismo di governo dei padroni si guarda bene dal menzionare la questione salariale come nodo fondamentale, ma la richiesta di misure di contenimento per gli affitti dei nuovi assunti da un lato ammette ciò che Eurostat ha ampiamente certificato, cioè la diminuzione costante del potere d’acquisto dei salari in Italia negli ultimi vent’anni; dall’altro individua nella questione abitativa una delle voci che maggiormente incidono sui miseri salari.
Nel Pubblico Impiego il tema è già esploso in quanto il problema degli affitti è una concausa delle numerosissime rinunce da parte dei vincitori di concorso che stanno generando una cronica carenza di personale in particolare nelle amministrazioni del centro nord. Le centinaia di risposte che arrivano dai neoassunti all' inchiesta di USB Pubblico Impiego sulla questione abitativa, stanno confermando la gravità di questo fenomeno. A questo link è possibile partecipare all'inchiesta: https://www.usbpi.it/campagne/alloggi.
USB PI nell’ambito della denuncia sulla drammatica situazione salariale in cui versano le lavoratrici ed i lavoratori pubblici da tempo sta richiedendo, in splendida solitudine, misure di sostegno proponendo un sostegno all’affitto dedicato ai nuovi assunti fuori sede attraverso il fondo credito e un piano di edilizia pubblica agevolata.
Aumentare i salari è la priorità e USB PI continuerà a dare battaglia sui tavoli di rinnovo dei contratti chiedendo più risorse e misure da mettere in campo rispetto alla questione abitativa dei nuovi assunti che non possono non tenere conto della generalità del problema che investe tutti i lavoratori e le lavoratrici del nostro Paese, compresi i dipendenti pubblici.
USB Pubblico Impiego