Oggi la Bologna civile, la Bologna che lavora, la Bologna che è attenta e difende lo stato sociale era in piazza: insegnanti, ATA, studenti e genitori dissenzienti.
Alcuni gruppi di docenti precari e tantissimi docenti e ATA dell’Unione Sindacale di Base, dopo aver mostrato uno striscione con la scritta LA RESISTENZA DELLA SCUOLA STATALE, hanno chiesto di salire sul palco perché Matteo Renzi, che pensa di assaltare la Costituzione senza che nessuno proferisca verbo, sentisse dalla viva voce di chi sta a scuola tutti i giorni i motivi della protesta.
La buona scuola è un disegno di legge che stupra la scuola della Repubblica rendendo i lavoratori ricattabili, asservendo gli studenti alle regole del mercato, licenziando migliaia di precari delle graduatorie di istituto e da quelle ad esaurimento, esautorando gli organi collegiali e impedendo la partecipazione democratica.
La risposta del PDP, poco democratico partito, è stata la seguente:
- hanno perquisito tutti all'ingresso (che nessuno manifesti con cartelli o striscioni!)
- hanno impedito ogni intervento dal palco (che nessuno ascolti!)
- hanno cercato di requisire lo striscione a un gruppo di precari e hanno preso i documenti di alcuni docenti (che nessuno parli! )
- hanno impedito ad alcuni gruppi di docenti e studenti di entrare chiudendo i cancelli e manganellando alcune maestre (che a nessuno venga in mente di dissentire in futuro! ).
Denunciamo alla cittadinanza tutta l'innalzamento della repressione.
Evidentemente il premier, che fugge il confronto e trova contestazioni in ogni città, comincia ad avere davvero paura degli insegnanti.
Continueremo in ogni piazza e in ogni occasione a denunciare questo governo di non eletti e a resistere alla sua protervia.
Il ddl la Buona scuola va RITIRATO!
Unione Sindacale di Base Scuola Bologna
bologna.scuola@usb.it