Dopo una lunga pausa dovuta in parte anche alle elezioni RSU, ieri mattina sono riprese le trattative con l’amministrazione. All’ordine del giorno la firma di un’intesa per una ventina di cambi di profilo orizzontale per esigenze dell’amministrazione. Nel verbale è stata inserita una dichiarazione congiunta che impegna le parti ad una rivisitazione dell’accordo generale sui cambi di profilo.
Subito dopo la firma dell’intesa abbiamo ribadito le due priorità poste all’amministrazione prima dell’incontro: Ritiro dei provvedimenti disciplinari del rimprovero verbale comminati ai lavoratori per mail di solidarietà sindacale; Apertura di un tavolo nazionale di confronto sui compiti che devono essere svolti dai lavoratori rispettivamente delle Aree A-B-C, alla luce del nuovo assetto organizzativo dell’INPS e del contratto nazionale collettivo in vigore.
Sul secondo punto l’amministrazione ha assunto l’impegno ad aprire al più presto un confronto, nell’interesse generale di fare chiarezza sull’impiego del personale. E’ un passaggio importante, uno degli obbiettivi che ci siamo posti nell’occupazione di febbraio. Se l’amministrazione rispetterà l’impegno, finalmente ai lavoratori si potrà dare certezza sui reali compiti da svolgere ed emergeranno con chiarezza le contraddizioni di un impiego improprio del personale. Sul primo punto, invece, il Capo del personale ha difeso la scelta dell’amministrazione comunicando l’indisponibilità a ritirare i provvedimenti disciplinari. Una scelta incomprensibile e inaccettabile, tanto più perché l’amministrazione per altre situazioni ha un atteggiamento tollerante, se non addirittura accondiscendente. E’ istituzionale convocare tutto il personale della Direzione Generale per mail alla Santa Messa di Pasqua che, come ogni anno, si svolge durante il normale orario di lavoro? E non è una polemica che tira in ballo la Fede cristiana, argomento che lasciamo alla sensibilità di ciascuno, si tratta piuttosto di equità. Aspettiamo un intervento del Direttore Generale, se vuole evitare un contenzioso legale e denunce alla stampa su come l’amministrazione INPS usi l’Ufficio Disciplina per colpire un sindacato scomodo come USB.
Nel nostro lungo intervento abbiamo toccato anche molte altre questioni sulle quali abbiamo chiesto risposte concrete all’amministrazione:
- Pagamento passaggi economici 2010 (ci sono contatti con i ministeri per il riconoscimento dell’adeguamento degli stipendi tabellari?);
- Pubblicazione dei bandi per le selezioni 2011, previste dall’Accordo triennale di programma, con l’obbiettivo di far avere un passaggio economico a chi non lo ha ottenuto nelle precedenti selezioni 31.12.2006 – 31.12.2009 – 01.01.2010 e di portare i lavoratori delle Aree A e B al livello apicale dell’Area (A3-B3) utilizzando le selezioni 2011-2012;
- Necessità di proseguire nella crescita professionale del personale delle Aree A e B determinando le condizioni per l’autorizzazione di un congruo numero di passaggi di Area;
- Convocazione del tavolo sindacale per la distribuzione dell’incentivo 2011 a seguito della riunione dell’Osservatorio sulla produttività, anche per esaminare la situazione delle Sedi che al momento risultano non in linea con gli obbiettivi e per le quali chiederemo il pieno pagamento del premio di produzione;
- Apertura della contrattazione integrativa 2012;
- Rivisitazione dei criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative;
- Convocazione della Commissione vigilanza;
- Rispetto delle funzioni espletate dai centralinisti dell’INPS, alla luce delle scelte adottate in Friuli Venezia Giulia, dove è stata lesa la dignità di questa categoria di colleghi;
- Riconoscimento del rimborso delle spese sostenute dai lavoratori in occasione di selezioni interne (Sentenza Tribunale di Monza favorevole al ricorso presentato da informatici dell’USB);
- Iniziative a sostegno della lettera inviata il 24 febbraio alla Funzione Pubblica per il riconoscimento della RIA agli ex insegnanti;
- Convocazione del tavolo sindacale nazionale per definire un bando di mobilità nazionale per i lavoratori che non hanno maturato il periodo minimo di permanenza nella Sede;
- Avvio di un confronto costante sul processo di integrazione di INPDAP e ENPALS con l’INPS;
- Riconoscimento delle giornate di presenza in occasione di gravosi eventi atmosferici.
CGIL e CISAL alle problematiche esposte dall’USB, sulle quali hanno espresso piena condivisione, hanno aggiunto altri temi come: la certificazione del contratto integrativo 2011; la sicurezza; le esternalizzazioni; il telelavoro; la mobilità del personale INPS verso altri enti. Appare invece tardiva, anche se apprezzata, la solidarietà espressa da CGIL e CISAL nella riunione di ieri in merito alla questione dei provvedimenti disciplinari richiamati in precedenza.
L’amministrazione ha dato solo alcune, frammentarie risposte:
- Centralinisti – E’ stata comunicata la scelta d’impiegare i centralinisti dell’INPS su alcune utenze istituzionali che non si vogliono esternalizzare al contact center, come avvocatura, vigilanza, ragioneria;
- Integrazione INPDAP e ENPALS – Dalla prossima riunione sindacale si comincerà ad affrontare il processo d’integrazione che per l’ENPALS avrà tempi brevi;
- Emergenza neve – E’ stato richiesto un parere alla Funzione Pubblica per il riconoscimento dell’assenza giustificata per i casi in cui non c’è delibera del Prefetto;
- Mobilità nazionale – Bisognerà aspettare la definizione del nuovo organico a seguito dell’accorpamento dell’INPDAP e dell’ENPALS con l’INPS.
Sulle altre questioni poste attendiamo dall’amministrazione una risposta esaustiva nel prossimo incontro. Tuttavia siamo ripartiti da dove c’eravamo lasciati e le relazioni sindacali nell’ente mostrano un grave deficit che deve essere sanato.
Abbiamo chiesto il vostro voto alle elezioni RSU per aprire all’INPS una stagione di trasparenza, legalità e pari opportunità per tutti. Non tradiremo la promessa. Su questo ci impegneremo con tutte le nostre forze e con il vostro aiuto e la vostra partecipazione attiva.
Domani saremo in piazza a Milano, per gridare il nostro NO alla Riforma delle pensioni e alla Riforma del lavoro, per dire che il Governo Monti se ne deve andare, per ribadire che il Debito non è nostro ma dei banchieri, speculatori e affaristi. Impediamo a BCE e FMI di ridurre in schiavitù i lavoratori e di massacrare le famiglie a basso e medio reddito. E’ una battaglia che riguarda anche noi lavoratori dell’INPS e non ne dobbiamo stare fuori.
31 MARZO 2012 - MILANO - ORE 14
CORTEO DA PIAZZA MEDAGLIE D’ORO A PIAZZA AFFARI