PERCHE’ NON VI ABBIAMO MAI INGANNATO
A differenza di altri, che:
- in queste settimane hanno promesso ai diplomati di Area B di farli partecipare alle selezioni per l’Area C attraverso fantomatici crediti formativi (?);
- hanno affermato che la norma contrattuale sulle visite mediche specialistiche ed esami diagnostici è migliorativa (?) rispetto al passato mentre limita a due giornate e mezza (18 ore) quei permessi;
- hanno tenuto un comportamento ambiguo firmando il contratto collettivo e inviando nella stessa giornata la disdetta dell’accordo (?);
- hanno introdotto nel CCNL l’elemento perequativo, un compenso a tempo riconosciuto alle Aree A e B per soli sei mesi, da marzo a dicembre 2018, ingannando quei lavoratori che pensano che percepiranno l’elemento perequativo anche in futuro;
- hanno affermato che le fasce di Brunetta erano superate e poi nel contratto hanno previsto una maggiorazione dell’incentivo (?) per chi sarà considerato super bravo;
NOI NON VI ABBIAMO MAI PRESO IN GIRO
Non abbiamo firmato il CCNL Funzioni Centrali e per questo, a causa di una norma contrattuale antidemocratica voluta da chi il contratto l’ha firmato, siamo esclusi dalle trattative all’INPS. Abbiamo respinto quell’abuso e ci presentiamo puntualmente agli incontri sindacali, perché non permettiamo a nessuno di estromettere dal confronto il secondo sindacato dell’INPS.
PERCHE’ SIAMO CONCRETI ED INDICHIAMO LE SOLUZIONI
Non ci limitiamo a denunciare i problemi ma cerchiamo di indicare le possibili soluzioni. Per superare lo sfruttamento dei lavoratori delle Aree A e B, il cosiddetto mansionismo, abbiamo da tempo proposto di costituire l’Area unica amministrativa, che riunisca in un’unica area il personale amministrativo inquadrato in A-B-C, per superare le attuali norme di legge che vincolano la partecipazione alle selezioni per l’area superiore al possesso del titolo di studio previsto per l’ingresso dall’esterno (laurea triennale per l’Area C, diploma di scuola media superiore per l’Area B). Con l’Area unica amministrativa i passaggi sarebbero esclusivamente economici, perché interni all’area di appartenenza, e tutti potrebbero partecipare. Si potrà assegnare uno specifico punteggio ai diversi titoli di studio, ma con l’Area unica non si escluderebbe nessuno dalla crescita professionale ed economica.
PERCHE’ ABBINIAMO LE VERTENZE AGLI INTERESSI GENERALI
E’ il caso della vertenza sulla Vigilanza, che seguiamo e sosteniamo con particolare attenzione. Non ci limitiamo ad appoggiare le rivendicazioni degli ispettori di vigilanza, ma inseriamo le loro istanze in un progetto generale di difesa della funzione dell’attività di Vigilanza, nell’interesse dei lavoratori che sono fuori dell’INPS e che l’attività ispettiva deve tutelare. Oggi le imprese rischiano un’ispezione ogni vent’anni e questo favorisce l’illegalità. Vogliamo un potenziamento della funzione della Vigilanza, svincolando innanzitutto tale attività dallo stretto controllo della politica. Vogliamo l’abrogazione del Jobs Act e dell’Agenzia unica della Vigilanza. Vogliamo che INPS e INAIL si riapproprino pienamente di tale funzione tornando ad assumere nuovi ispettori di vigilanza. Su questi obbiettivi incalzeremo l’Amministrazione e il nuovo Governo.
PERCHE’ COSTRINGIAMO GLI ALTRI A RINCORRERCI
Il ruolo della USB è sempre stato quello della lepre, con gli altri costretti a correrci dietro e a cercare di tenere il nostro passo. E’ in questo modo che abbiamo ottenuto risultati concreti per i lavoratori. Spesso abbiamo contribuito a migliorare accordi che poi non abbiamo sottoscritto perché gli altri inserivano all’ultimo momento norme per noi inaccettabili. E’ il caso, ad esempio, del contratto integrativo INPS del 2006, nel quale oltre alla previsione delle selezioni interne (dalle quali si escludevano però i CFL) c’era l’attribuzione di una maggiorazione di 50 euro mensili ai C4/C5 titolari di posizione organizzativa (i cosiddetti integratori di processo). Nessuno ha mai spiegato in cosa consistesse la funzione di integratore di processo, se non nel riconoscere un compenso aggiuntivo a chi già percepiva un’indennità, mentre il problema del mansionismo delle Aree A e B rimaneva irrisolto. Potevamo firmare quel contratto integrativo?
QUESTA LA NOSTRA PIATTAFORMA PER IL 2018
Nel 2018 vogliamo raggiungere alcuni obbiettivi concreti:
- il ripristino del valore intero del TEP per chi ha avuto la decurtazione a seguito dei passaggi 2016/2017, attribuendo il corrispettivo TEP del livello economico raggiunto;
- il passaggio ad A3 e B3 di tutto il personale delle Aree A e B, raggiungendo l’obbiettivo minimo che ci eravamo prefissi per il personale di quelle aree;
- l’attivazione dei passaggi verticali da un’area all’altra, ben sapendo tuttavia che non può essere quella la soluzione definitiva al mansionismo, perché i numeri non permetteranno nemmeno a tutti quelli in possesso del titolo di studio di passare;
- l’attivazione di una quota di passaggi anche all’interno dell’Area C, per far sì che le selezioni diventino uno strumento ordinario ed annuale di crescita professionale ed economica e non abbiano carattere episodico, con distanze di anni tra una selezione e l’altra.
- una norma di legge che riapra i termini di adesione alla gestione del credito e welfare (0,35%);
- una norma di legge che sani l’ingiustizia nei confronti degli ex insegnanti che si sono visti negare il riconoscimento degli scatti d’anzianità che nel comparto scuola sostituiscono i passaggi di livello economico.
Ci sono poi questioni di carattere generale come:
- la cancellazione della Riforma Fornero e del sistema di calcolo contributivo;
- la cancellazione del Jobs Act e dell’Agenzia unica della Vigilanza;
- 6.000 nuove assunzioni entro il 2020;
- La riforma della governance dell’INPS;
- Il ritorno all’organizzazione per processi.
Come si vede, sono ancora tanti i problemi da affrontare e quando se ne fa l’elenco rimangono sempre fuori alcuni altrettanto importanti, come la decurtazione del salario accessorio in caso di malattia, le fasce di reperibilità in caso di malattia diverse dal lavoro privato, come pure il pagamento ritardato del TFS. Sono questioni che hanno bisogno di una soluzione giuridica e cercheremo di fare pressione sul nuovo Governo e sul nuovo Parlamento per ottenere ragione. Riteniamo che per affrontare meglio il futuro ci sia bisogno di voltare pagina, di farla finita con clientele, favori e altro. C’è bisogno di regole uguali per tutti e di pari opportunità, con percorsi trasparenti ed oggettivi. Questo può garantirlo solo la USB. Per questo vi invitiamo a votare USB dando la vostra preferenza alla lista, prima ancora che al candidato. Se l’amico di cui vi fidate si presenta in una lista sindacale che ha pesanti responsabilità perché ha firmato pessimi accordi e non fa i vostri interessi, sappiate che state rafforzando quel sindacato, prima ancora del vostro amico. Pensateci. Grazie per l’attenzione e buon voto.