Il 12 febbraio l’assessore D’Amato ha autorizzato le aziende sanitarie ad utilizzare la graduatoria del Sant’Andrea e la Regione Lazio sta inviando ai primi 1040 infermieri idonei la comunicazione di assunzione con la facoltà di optare per l’azienda sanitaria tra quelle aggregate.
Ma ciò che sta accadendo è sconcertante: l'ospedale Sandro Pertini ha deliberato bandi di gara per appaltare alle cooperative l'affidamento dei servizi di assistenza infermieristica per 9.790.000 euro mantenendo di fatto l’attuale situazione di esternalizzazione pur avendo una cospicua quantità di unità a bando per l’anno 2020.
Tutto questo anche in barba alla legge Madia e all'ultimo Milleproroghe (legge 75 del 25.05.2017 Madia e la 160 art 166 punto a e b) che servono per abbattere il precariato.
La ASL Roma 2 invece di assumere gli infermieri idonei al concorso per l’ospedale Pertini appalta ai privati i servizi, alimentando di fatto la 'concorrenza' tra lavoratori e lavoratrici idonei al concorso pubblico che aspirano all'assunzione, e lavoratori e lavoratrici in appalto precari.
Nel frattempo agli infermieri in servizio aumentano i carichi di lavoro, lo stress lavoro-correlato, il rischio da malpractice e si utilizza l’istituto della pronta disponibilità come misura di ripiego per colmare le carenze organiche.
L’Unione Sindacale di Base Coordinamento Regionale Sanità chiede un immediato ed energico intervento da parte dell’assessore alla sanità per la sospensione immediata delle gare di appalto dell’ospedale Pertini e soluzioni alternative per garantire il mantenimento occupazionale ai lavoratori/trici in appalto.
Basta con le esternalizzazioni e la privatizzazione dei servizi!
Il precariato deve essere superato, le carenze organiche colmate nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, assunzioni subito!
Roma 21 febbraio 2020
USB PI Coordinamento Regionale Lazio Sanità