È pienamente riuscito lo sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico locale proclamato per venerdì 11 novembre dall’Unione Sindacale di Base, per rivendicare la centralità dei trasporti pubblici e del ruolo degli autoferrotranvieri. La categoria sta vivendo una vera e propria emorragia occupazionale ed è la principale vittima della mattanza delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione, del susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” e di aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti. La mobilitazione di venerdì 11 rafforza la scadenza dello sciopero generale proclamato da tutto il sindacalismo di base per il prossimo 2 dicembre. Un dato importante che ha dimostrato il pieno sostegno e la fiducia dei lavoratori per la USB, da sempre al loro fianco e capace di intercettare le necessità e il malcontento del settore.
I dati parziali sullo sciopero parlano chiaro, con picchi di adesioni dell’80%. Ottima la risposta delle provincie di Trento e di Bolzano (55%), a dimostrazione dell’impegno e della perseveranza dei lavoratori che hanno da poco iniziato un percorso sindacale con la USB. Una riuscita in piena linea con il resto del nord e centro-nord, che ha visto adesioni del 75% a Trieste, del 50% extraurbano e 40% urbano a Gorizia, del 30% a Vicenza, del 60% a Bologna, del 50% a Modena, Reggio Emilia e Piacenza, del 30% a Ferrara, del 60% in Start Romagna e a Livorno e di oltre il 50% nelle Marche.
A Roma la media di adesioni allo sciopero su gomma è stata del 40%. Chiusa le metro C e metro A, rallentata la linea B, riduzioni delle corse ferroviarie sulla Roma-Lido e Roma-Viterbo.
In Campania fermi il 40 % del trasporto su gomma, con punte del 60%: ferme Funicolari, Metropolitane ANM, Circumvesuviana, Cumane e Circumflegree EAV. Da stigmatizzare il comportamento di EAV, che ha parlato di pesanti disagi ma di adesioni inferiori al 10%, due condizioni ovviamente incompatibili.
Anche gli autoferrotranvieri della Puglia hanno fatto sentire la loro voce, con un’adesione di circa il 60% e soppressioni nelle Ferrovie Appulo Lucane, STP Bari e Ferrovie del Sud Est.
Oggi gli autoferrotranvieri hanno rialzato la testa e dimostrato tutta la loro forza e dignità, facendosi portavoce della volontà di un vero e proprio cambio di passo nella gestione dei servizi pubblici essenziali quali i trasporti.
RESTITUIAMO SALARIO, SICUREZZA E DIGNITÀ ALLA CATEGORIA E AL TPL!
Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato - Settore Trasporto Pubblico Locale