Sei anni fa davanti ai cancelli della GLS di Piacenza, durante un blocco delle merci organizzato per protestare contro la mancata stabilizzazione dei facchini precari, esplose la violenza padronale: un tir investì Abd El Salam che davanti all’uscita partecipava al blocco in solidarietà con i suoi compagni precari.
Abd El Salam aveva infatti un contratto a tempo indeterminato, ottenuto con le lotte durante i suoi 14 anni nei magazzini della GLS, ma non aveva dimenticato cosa significa per un lavoratore e per un immigrato non avere la certezza di un contratto, che mette in discussione tutta la propria esistenza.
Ma non solo di questo si è trattato: quella lotta aveva messo in evidenza tutto il valore della dignità dei lavoratori non più disponibili a condizioni di lavoro e contrattuali fuori dalle regole minime e senza diritti; i padroni della logistica continuano a fare profitti sulla pelle degli operai costringendoli a nuove forme di schiavismo.
Questo appuntamento non ha solo un carattere commemorativo, che pure ha la sua valenza, ma vuole rappresentare un ulteriore momento di denuncia rispetto alle condizioni di sfruttamento e di precarietà che vivono gli addetti nei magazzini della logistica: dalla mancata applicazione dei contratti, alla non osservanza delle norme di sicurezza.
La campagna #schiavimai non solo non è mai finita, ma diventa sempre più attuale di fronte a fatti gravi come l’inchiesta della Procura di Piacenza contro le lotte condotte nei magazzini della logistica dal 2014 al 2021: un teorema giudiziario che è un evidente tentativo di cercare di impedire che nei magazzini della logistica, nei luoghi della produzione e della commercializzazione delle merci cresca e si rafforzi il sindacato di classe, conflittuale.
MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE PRESIDIO ALLE ORE 17.30 A PIACENZA
IN VIA IV NOVEMBRE 132 DAVANTI ALLA SEDE DI CONFINDUSTRIA
Sarà presente il segretario europeo della Federazione Sindacale Mondiale (FSM), Pierpaolo Leonardi.
Unione Sindacale di Base
USB Lavoro Privato
USB Logistica