Dopo aver ingaggiato un corpo a corpo con le Amministrazioni per ottenere l’attuazione tempestiva del lavoro agile, arriva il tempo della chiarezza e dell’assunzione completa delle responsabilità da parte delle Amministrazioni rispetto al rischio consentito verso chi è chiamato ai rientri in sede.
USB torna a scrivere per chiedere:
- una rilevazione dettagliata del personale e delle attività “indifferibili” alla luce delle norme e della prassi vigente;
- fare richieste specifiche per la certificazione agli organi di controllo e per i servizi da erogare allo sportello;
- avere contezza piena di tutti i dispositivi di protezione chiesti quasi un mese fa senza i quali trova piena applicazione l’art. 44 Decreto legislativo 2008 ed è pienamente esigibile la chiusura dei front office.
USB è vicina a tutte le lavoratrici e lavoratori che si sono trovati catapultati in questa emergenza pandemica e attiverà tutti gli strumenti a sua disposizione perché nessuno sia esposto a un rischio non consentito.
Intorno a noi la produzione non si ferma: centinaia di operai, facchini, operatori, lavoratrici e lavoratori che non erogano servizi essenziali stanno contagiando se stessi e le loro famiglie perché vanno a lavorare.
Per queste ragioni, dopo aver proclamato pacchetti di sciopero in tutto il lavoro privato sin dallo scorso 12 marzo, abbiamo lanciato uno sciopero generale per il prossimo 25 marzo: nessuna e nessuno deve essere lasciato indietro e perdere il diritto alla salute per ragioni economiche che nulla hanno a che vedere con i servizi essenziali. La salute pubblica prima di ogni cosa.
USB Agenzie Fiscali Sicilia