Dopo la recente firma del Contratto Integrativo di ministero, una sigla del sindacalismo autonomo che non lo ha firmato, sta diffondendo la notizia che lo svolgimento del lavoro straordinario sarebbe diventato obbligatorio. In realtà la norma in questione, (art.7 - “il lavoratore, salvo giustificati motivi di impedimento per esigenze personali e familiari, è tenuto ad effettuare il lavoro straordinario”) non è una novità in quanto era già presente nel CCNL 2016-2018 all’art.25, e adesso “copiaincollato” nel nuovo Contratto Integrativo.
E’ appena il caso di ricordare ai colleghi, che il CCNL in questione fu firmato il 12 febbraio 2018, ANCHE dalla O.S. che oggi sembra scoprire l’acqua calda e scandalizzarsi per la “complicità” delle sigle firmatarie del CCNI.
USB Interno rispedisce al mittente le accuse di “complicità” con l’amministrazione e il maldestro tentativo di essere accomunato ai veri e genuini sindacati complici, il cui ruolo deleterio abbiamo più volte evidenziato.
Abbiamo ben altro da fare piuttosto che polemizzare con le altre sigle sindacali e quindi chiudiamo la questione con un semplice concetto, che speriamo contribuisca a fare chiarezza.
Quanto contenuto nell’art.7 è unicamente uno spauracchio: l’intento dell’amministrazione è quello di far credere ai lavoratori che esista realmente lo straordinario obbligatorio.
In realtà se analizziamo con cura le parole utilizzate ( “GIUSTIFICATI MOTIVI”, non DOCUMENTATI E COMPROVATI MOTIVI di impedimento per esigenze personali e familiari, che avremmo immediatamente contestato) appare evidente come l’amministrazione non abbia potuto spingersi oltre evitando, saggiamente, aggiungiamo noi, di avventurarsi in un territorio minato: quale sarebbe il livello di dettaglio della vita privata del singolo lavoratore che dovrebbe essere messo a disposizione del dirigente di turno, ai fini della valutazione e della conseguente accettazione/non accettazione del rifiuto al lavoro straordinario da parte del lavoratore stesso??
Accudimento persone anziane, figli minori, visite mediche da effettuarsi nel tempo libero, visto che l’art. 26 del CCNL prevede solo 18 ore annue, palestra che è finalizzata a questioni inerenti la salute e il benessere della persona, vista l’età media degli impiegati pubblici nel nostro paese e quant’altro??
E quali sarebbero i motivi personali che non si potrebbero divulgare proprio perché “personali”?
Fermo restando che la sentenza del 4 agosto 2014, n. 17582 della Corte di Cassazione, sezione del lavoro, ha affermato che, anche nelle ipotesi in cui la contrattazione collettiva prevede la facoltà, per il datore di lavoro, di richiedere prestazioni straordinarie, l’esercizio di tale facoltà deve essere esercitato secondo le regole di correttezza e di buona fede…….
Secondo la nostra organizzazione, il lavoro straordinario dovrebbe essere libero e accessibile a tutti e non può in alcuna maniera essere imposto. In tal modo i lavoratori sarebbero meno ricattabili e si eviterebbe il servilismo e la guerra fra poveri.
Augurandoci che la questione sia chiara, ovviamente USB Interno, sindacato di base e conflittuale, è anche stavolta pienamente a disposizione, per la salvaguardia e la tutela degli interessi dei lavoratori.
USB PI – Coordinamento Nazionale Ministero Interno