La USB P.I. fa presente che la situazione catastrofica in cui sono costretti ad operare i lavoratori del Tribunale di Roma non è più tollerabile.
Infatti nel corso dell’ultima assemblea convocata da questa O.S. lo scorso 9 maggio i lavoratori all’unanimità hanno approvato la piattaforma rivendicativa che si allega in copia. A sostegno della stessa sono state programmate una serie di iniziative allo scopo di sollecitare i responsabili di codesto Tribunale ad adottare misure idonee a contenere i disagi sofferti dal personale e che ricadono irrimediabilmente sui cittadini.
Sono ormai anni che la riduzione del personale è una costante inarrestabile per giunta in assenza di un ricambio generazionale.
La cosa più grave è che, nonostante ciò, i vertici Ministeriali continuano a comandare e distaccare personale presso l’ufficio centrale o ad altre Amministrazioni, incuranti della situazione disastrosa in cui versano gli Uffici Giudiziari, salvo poi revocare i part-time. Come se fossero i part-time a creare pregiudizio al servizio e non le scelte politiche da loro stessi operate.
Questo atteggiamento dei vertici del Ministero della Giustizia dovrebbe essere stigmatizzato dai capi degli uffici piuttosto che essere accettato come qualcosa di ineluttabile.
A questa logica non pare sottrarsi la dirigenza di codesto Tribunale definito il più grande d’Europa, peccato però che gli effetti di questa inerzia ricadono inevitabilmente sui lavoratori che si sentono spremuti come limoni.
La USB P.I. invita i responsabili del Tribunale di Roma ad un’attenta lettura della piattaforma rivendicativa allegata alla presente, auspica risposte positive e coraggiose e nel contempo chiede un immediato incontro sulle problematiche evidenziate e le proposte formulate nella predetta piattaforma.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.