Il taglio di 93 mln su mutui e prestiti attuato dall’amministrazione nel 2013 per reperire parte dei risparmi chiesti all’INPS dal governo non si è rivelato indolore per i lavoratori. Diverse domande di mutuo e di prestito sono rimaste inevase per mancanza di fondi. Ora l’amministrazione intende correre ai ripari ipotecando parte delle risorse del 2014 e determinando lo slittamento dell’accettazione delle domande presentate all’inizio di quest’anno.
Nel 2014 sono stati messi a bilancio per i mutui 105 mln, mentre nel 2013 le risorse impegnate erano scese a circa 70 mln per effetto dei tagli. A dicembre sono rimaste in sospeso 42 domande di mutuo per un totale di 8,4 mln. L’amministrazione ha proposto di utilizzare l’intero budget temporaneo di gennaio, pari a 6,9 mln, e 1,5 mln di quello di febbraio per soddisfare le richieste rimaste inevase.
Nella riunione sindacale di ieri con l’amministrazione abbiamo ribadito con forza la richiesta di ripristino dello stanziamento precedente ai tagli, che per i mutui ammontava a 139 mln, contro i 105 mln di oggi. Se è necessario tagliare il bilancio si intervenga sulle esternalizzazioni, sulle auto blu, sull’acquisto dei quotidiani per i dirigenti o su altre spese superflue. Non accetteremo che sia messa a rischio l’erogazione di mutui e prestiti ai lavoratori dell’Istituto. Oggi è previsto un aggiornamento della riunione.
CONTRATTI INTEGRATIVI DI ENTE
Nella stessa riunione di ieri abbiamo rinnovato le richieste formalizzate con la nostra lettera del 10 gennaio scorso:
- lo stato della certificazione del contratto integrativo 2012;
- il pagamento a gennaio di un congruo anticipo sul saldo definitivo dell’incentivo 2012;
- l’apertura immediata della contrattazione integrativa 2013 da chiudersi entro la prima decade di febbraio;
- la costituzione del Fondo 2014 e l’impiego dello stesso entro fine febbraio;
- la definizione del contratto integrativo 2014 entro marzo del c.a..
In merito al contratto integrativo 2012 l’amministrazione si è limitata a riferire che il 24 dicembre scorso è stata trasmessa ai ministeri vigilanti la risposta alle eccezioni poste dagli stessi, e che per il 2013 è stata avviata la procedura per la costituzione del Fondo (ma con chi???), impegnandosi nella riunione di oggi a rispondere alle altre richieste formulate nella nota USB, alle quali abbiamo aggiunto di voler conoscere:
- a quanto ammonta il residuo complessivo dell’incentivo 2012 ancora da distribuire;
- su quali argomenti del contratto integrativo 2012 sono state avanzate osservazioni da parte dei ministeri vigilanti.
Il mancato accoglimento delle richieste della USB sui contratti di ente comporterà l’immediata indizione dello stato di agitazione e la proclamazione di idonee iniziative di protesta per poter ottenere contratti integrativi in tempi giusti e con contenuti utili a tutti i lavoratori.
INTEGRAZIONE – MANSIONISMO – PROGRESSIONI
I contratti integrativi 2013 e 2014 saranno utilizzati dalla USB per mettere mano all’equiparazione stipendiale tra i lavoratori dell’INPS e quelli dei soppressi INPDAP e ENPALS, nonché per dare le risposte possibili al problema del mansionismo e dell’eccessiva diversificazione stipendiale tra i livelli economici, rimettendo in moto le progressioni economiche e professionali ferme dal 2011.
ESUBERI E PENSIONAMENTI IN DEROGA
L’amministrazione ha riferito che è all’attenzione del Direttore generale la proposta di nuova dotazione organica che sarà successivamente portata al tavolo sindacale, forse (addirittura!!!) nella giornata di oggi. La definizione dell’organico è propedeutica all’invio delle lettere di preavviso obbligatorio da parte dell’amministrazione ai lavoratori che hanno espresso la volontà di lasciare il servizio con i criteri in deroga alla Riforma Monti-Fornero.
E’ stato riferito che per il momento il numero dei volontari che maturano la decorrenza della pensione nel 2014 dovrebbe arrivare a coprire gli attuali posti in esubero, posti che potrebbero aumentare a seconda delle scelte che si faranno nella determinazione dei nuovi organici, dal momento che il criterio che governa la spending review è il costo complessivo dell’organico, all’interno del quale c’è la facoltà di modulare il numero di dipendenti per qualifiche e profili professionali.
L’amministrazione ha lasciato intendere che potrebbe profilarsi uno slittamento delle date in precedenza indicate per i pensionamenti: 1° agosto e 1° dicembre 2014.
COMANDI
Nel corso della riunione l’amministrazione ha annunciato l’uscita di un messaggio secondo le seguenti direttrici:
- esclusione di qualsiasi nuovo comando in entrata;
- limite invalicabile dei 3 anni, salvo in rari casi per gravi problematiche personali o familiari;
- proroga al 31 dicembre 2014 dei comandi in essere, con particolare riferimento al personale infermieristico e specialistico, sulla base della dichiarazione di indispensabilità certificata dal Direttore regionale.
A seguito dell’impegno che abbiamo messo nella vicenda potremmo vedere il mezzo risultato positivo e affermare che qualcosa è stato ottenuto. Ma non è così. Siamo insoddisfatti e lo abbiamo ribadito anche ieri all’amministrazione. Da qualunque angolazione si voglia guardare l’esito finale della questione comandati siamo di fronte ad una serie d’ingiustizie che andavano assolutamente evitate. Ancora una volta, poi, prevale la discrezionalità o meglio dire l’arbitrio di chi deciderà sulla pelle dei lavoratori chi scegliere e chi no. Chi vuole mettere sullo stesso piano e in antitesi comandi e assunzioni sbaglia. Anche noi siamo per le assunzioni da concorso pubblico, utilizzando anche le graduatorie in essere, ma questo non c’entra niente con la vicenda di cui stiamo parlando.
MOBILITA’ NAZIONALE
Abbiamo ricordato all’amministrazione l’impegno a chiudere entro gennaio un accordo per la mobilità verso le Agenzie e le Sedi provinciali. Vanno accelerati i tempi della mobilità all’interno delle regioni per poter avviare i bandi nazionali.
ISPETTORI DI VIGILANZA
Abbiamo sollecitato un intervento del vertice politico dell’ente in merito all’art. 14 del D.L. 145/2013.
IPSEMA
Abbiamo sottolineato come il conferimento all’INPS di competenze riguardanti l’IPSEMA, in precedenza affidate all’INAIL, faccia lievitare ulteriormente i carichi di lavoro già insopportabili delle Sedi INPS con una parallela esigenza di formazione diffusa. Quanto ancora dovranno sopportare i lavoratori dell’ente a fronte di un blocco delle retribuzioni, delle progressioni professionali e di un arretramento del Fondo per il salario accessorio? A tirarla troppo la corda, si sa, prima o poi si spezza.
AUTOPARCO DELLA DIREZIONE GENERALE
Abbiamo rinnovato la richiesta dell’apertura di un confronto sul riordino dell’autoparco, richiesta avanzata formalmente con nota USB del 13 gennaio scorso, per affrontare in modo esaustivo le incongruenze emerse dalle scelte unilaterali adottate dall’amministrazione.
Non accetteremo che l’amministrazione sfugga al dovere di fornire risposte ai quesiti posti. Verificheremo già oggi tale disponibilità e, in caso contrario, siamo pronti all’immediata mobilitazione.