Alla Ceva di Somaglia (Lodi), comune che a febbraio è stato nel cuore della prima zona rossa d’Italia, i lavoratori sono scesi in sciopero contro l’arroganza di Giano e Nexus, le due cooperative del consorzio CAL che gestiscono il magazzino.
I lavoratori dicono basta al sistema degli appalti che, per far risparmiare le aziende, non paga correttamente 13^ e 14^, non paga la malattia, non prevede buoni pasto e in più ricorre massicciamente all’utilizzo del part time e dei tempi determinati.
Facchini e driver al servizio di Ceva Logistics chiedono dunque una busta paga trasparente, l’applicazione al 100% degli istituti contrattuali – comprese 13^ e 14^ e il pagamento della malattia al 100% - nonché il buono pasto.
Le gravissime anomalie riscontrate alla Ceva sia nella prima che nella seconda fase della pandemia condannano i lavoratori a subire tre volte l’intollerabile gestione del magazzino: con i rischi per la salute, con la quarantena e con le ruberie sulla busta paga e sugli istituti contrattuali.
#schiavimai
Unione Sindacale di Base - Logistica
Lodi 5-12-2020