I sindacati che hanno firmato il CCNL del 12 febbraio 2018 insistono per escludere USB dal tavolo sindacale e minacciano ritorsioni contro l’amministrazione, che cerca di uscire dalla scomoda posizione proponendo tavoli separati di confronto.
E’ quanto accaduto ieri, con CGIL-CISL-UIL-CONFINTESA-CONFSAL UNSA convocate come “organismo paritetico per l’innovazione” per discutere la bozza di circolare riguardante specifici interventi organizzativi territoriali, mentre USB e FLP sono state convocate per una semplice informativa. Già così è evidente la disparità di trattamento, che vede penalizzato chi non ha sottoscritto il contratto collettivo e per questo è escluso da tale organismo.
Al Direttore generale, che presiedeva l’incontro con la USB, abbiamo comunicato la nostra contrarietà ai tavoli separati, chiedendo le stesse opportunità di confronto delle altre organizzazioni sindacali, dopo aver sottolineato ancora una volta che USB è organizzazione rappresentativa nel Comparto Funzioni Centrali e secondo sindacato all’INPS per rappresentatività generale, dopo la CISL. Abbiamo inoltre lamentato la mancanza d’informativa su importanti argomenti come: il decentramento territoriale e le modalità di attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa.
Purtroppo, nel campo delle relazioni sindacali c’è molta confusione e a farla è per primo chi ha firmato il contratto, chiedendo la convocazione dell’organismo per l’innovazione su uno specifico intervento organizzativo, mentre tale confronto è previsto dal contratto su interventi complessi e innovativi, tanto da prevedere che l’organismo si riunisca in media due volte l’anno. Quello che è accaduto è che i contraenti si sono “dimenticati” di prevedere che l’organizzazione degli uffici sia materia d’informativa e di confronto, confidando esclusivamente nell’organismo dell’innovazione, che tuttavia ha precise caratteristiche. Ma tanto che importa, l’applicazione letterale del contratto viene invocata solo per escludere USB dal tavolo sindacale, per il resto il contratto si può ben interpretare…
Al Direttore generale abbiamo manifestato l’esigenza di un confronto complessivo sul modello organizzativo dell’Istituto, in considerazione del peggioramento del servizio reso ai cittadini. A tale proposito, abbiamo ancora una volta posto l’attenzione sugli errori commessi dal presidente Boeri nella soppressione di importanti direzioni centrali, mentre non appaiono risolte le contraddizioni del modello di direzione di coordinamento metropolitano. Occorrerebbe onestà intellettuale e coraggio nel rivedere scelte sbagliate.
Infine, siamo tornati a chiedere un congruo piano di assunzioni, almeno 6.000 entro il 2020, per assicurare i servizi anche nei prossimi anni, riservando al personale dell’INPS il massimo della quota prevista dalla normativa per effettuare i passaggi di area attraverso le selezioni interne.
A voi chiediamo semplicemente: perché non si vuole che la USB partecipi ai lavori del tavolo sindacale nazionale? E’ più importante applicare una prevaricazione contrattuale o risolvere tutti insieme i problemi nell’interesse generale?
USB NON SI FARA’ INTIMORIRE DA NESSUNO