Nel corso dell’incontro di ieri la USB ha siglato l’accordo sulla mobilità nazionale, solo dopo aver ottenuto la garanzia di una clausola di salvaguardia per un’eventuale successiva mobilità per le sedi provinciali. L’accordo permetterà a centinaia di lavoratori di poter essere trasferiti nelle agenzie, secondo quanto stabilito nell’accordo del 12 giugno 2013.
Le altre Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un altro accordo riguardante i cambi di profilo per 38 dipendenti, la maggior parte verso il profilo informatico. Dopo gli impegni assunti dall’amministrazione un anno fa di procedere ai cambi di profilo solo attraverso selezioni, la storia si è ripetuta. Ancora una volta è stato scelto un metodo non condiviso dalla USB, basato sulla sola discrezionalità dei dirigenti che non ci ha permesso di sottoscrivere l’accordo in rispetto di quei lavoratori che si vedono negate in modo discrezionale le proprie richieste.
Al contrario per il profilo della vigilanza si andrà ad una selezione attraverso un bando. La bozza consegnata presenta alcuni criteri che la USB non condivide: limite di età per l’accesso fissato al 1 gennaio del 1958 e possesso della laurea.
Oltre ai CCNI 2013 e 2014 (vedi comunicato 22) e agli accordi citati sopra abbiamo posto all’amministrazione le seguenti questioni:
INDENNITA’ ISPETTORI DI VIGILANZA
Abbiamo rilevato la cancellazione dell’indennità per particolari compiti dall’ipotesi di contratto integrativo 2013. L’amministrazione ci ha risposto che già in sede di sottoscrizione definitiva del contratto integrativo 2012 tale indennità sarà inglobata nell’indennità di responsabilità specifica prevista all’Art. 6 del CCNI 2012, sommando gli importi delle due indennità, come richiesto dai ministeri vigilanti.
PENSIONAMENTI DEL PERSONALE IN ESUBERO
Abbiamo sollecitato tempi certi per l’uscita dal servizio dei colleghi in esubero, lamentando l’incertezza delle notizie in merito. Ci è stato risposto che i pensionamenti slitteranno al 1° febbraio 2015. Continua così un balletto di date che ci sembra poco edificante e rispetto al quale occorrerebbe da parte dell’amministrazione una presa di posizione ufficiale e definitiva.
PERSONALE IN COMANDO
Abbiamo chiesto notizie in merito e ci è stato risposto che la scadenza dei comandi ad aprile è una scadenza intermedia. Sulla base delle necessità rappresentate dai direttori regionali, indispensabili per il mantenimento in servizio, i comandi saranno prorogati a novembre 2014, mentre saranno prorogati a dicembre 2014 quelli degli infermieri, dei dipendenti delle province e degli enti in dissesto.
Per quanto riguarda un’eventuale trasformazione di tali comandi in mobilità in ingresso, ci è stato comunicato che se si determineranno le condizioni per assumere personale saranno presi in considerazione infermieri e personale di enti disciolti.
Riportiamo le notizie per come ci sono state rappresentate, perché non abbiamo più voglia di esprimere commenti sull’argomento, tanti sono stati i cambiamenti, i passi falsi, gli errori ed orrori commessi su tale questione.
ASSETTO ORGANIZZATIVO D.R. TRENTINO ALTO ADIGE
Abbiamo deciso di portare al tavolo nazionale la questione riguardante l’assetto organizzativo della Direzione regionale integrata del Trentino Alto Adige per due aspetti:
- Non ci sembra possibile che i dirigenti regionali possano derogare liberamente dal modello organizzativo stabilito a livello nazionale. E’ quello invece che è accaduto presso la D.R. in questione, perché si è sforato il numero di posizioni organizzative previste per le sedi di fascia C (8 posizioni), istituendo una 9^ posizione organizzativa. Se passasse tale principio, ognuno si potrebbe sentire titolato ad istituire quante posizioni organizzative riterrebbe opportune, tanto a pagare ci penserebbe Pantalone, cioè tutti noi con le risorse del Fondo di ente. Perché non carichiamo il costo delle posizioni organizzative sul Fondo della dirigenza? Scommettiamo che diminuirebbero di numero invece di aumentare?
- In secondo luogo, l’istituzione di una posizione organizzativa in Direzione regionale con compiti di “monitoraggio” del bilinguismo, ci sembra non solo inopportuna ma in violazione delle norme di autonomia che assegnano alla sola provincia di Bolzano la competenza in materia di bilinguismo.
Abbiamo chiesto all’amministrazione centrale di intervenire tempestivamente per riportare a norma quanto deciso dal Direttore regionale del Trentino Alto Adige.
ASSUNZIONI
Di particolare importanza un passaggio da parte dell’amministrazione sulle nuove assunzioni. Se andrà a buon fine la previsione di ottenere almeno cinquecento prime nuove assunzioni, si attingerà dalle graduatorie dei concorsi già espletati e valide fino al 2016.
E’ quanto stiamo richiedendo da tempo e faremo di tutto per supportare tale richiesta.