Martedì 15 aprile ci sarà un nuovo incontro per la definizione dei contratti integrativi INPS 2013 e 2014. Queste le condizioni della USB.
CCNI 2013
Con decorrenza dicembre 2013 dovrà essere avviata la ricomposizione delle voci mensili del salario accessorio legate alla professionalità, istituendo una nuova voce retributiva svincolata dagli obbiettivi di produzione.
Il nuovo istituto economico non dovrà essere la semplice somma delle attuali voci retributive (Sap/Tep/Art. 23/Assegno di garanzia), ma dovrà essere incrementato per stabilizzare mensilmente una consistente parte di incentivo e procedere a tappe forzate all’unificazione delle retribuzioni dei lavoratori provenienti da enti diversi.
Nella costruzione della nuova voce retributiva occorrerà tenere conto dell’esigenza di accorciare la forbice retributiva tra le Aree A e B e l’Area C. Si auspica pertanto che non sia più utilizzata a tale scopo la differenziazione dei parametri del premio di produzione, assegnando un parametro unico a tutti.
Gli effetti economici della nuova voce retributiva andranno a regime nel 2014.
Allo scopo di rendere possibili gli sviluppi economici e professionali, una percentuale concordata della nuova voce retributiva potrà essere soggetta a riassorbimento a seguito di eventuali progressioni economiche e di carriera.
Dovranno essere salvaguardate al tempo stesso le retribuzioni complessive individuali.
CCNI 2014
La nuova voce del salario accessorio istituita nel 2013 produrrà i suoi effetti a regime.
Con decorrenza dicembre 2014 dovranno essere riavviati i passaggi economici interni alle aree allo scopo di favorire la collocazione dei lavoratori delle Aree A e B al livello apicale della singola area (A3/B3), nonché di riaprire la possibilità di crescita dei lavoratori di Area C al livello economico superiore.
Per attuare gli obbiettivi delineati negli anni 2013 e 2014 sono necessarie risorse aggiuntive, che non necessariamente dovranno confluire nel Fondo di ente.
Si formulano tre ipotesi:
- Apposito finanziamento legato al processo d’integrazione del personale degli enti soppressi con quello dell’INPS;
- Dividendo dell’efficienza derivante dai risparmi prodotti dall’integrazione;
- Reinserimento all’interno del Fondo di ente delle risorse attualmente destinate allo straordinario e messe a Bilancio dell’ente – Finanziamento delle posizioni organizzative a carico del Bilancio dell’ente.
UN NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA
La USB è disponibile ad un percorso a tappe, eventualmente delineato in un nuovo accordo di programma, che indichi reali obbiettivi di crescita economica e professionale dei lavoratori dell’ente all’interno del processo d’integrazione e che veda nel 2013 e nel 2014 due importanti momenti di tale percorso, mentre il 2015 dovrà essere l’anno della ripresa dei passaggi verticali da un’area all’altra.
Se non ci si vorrà misurare su questo terreno, se si vorrà mantenere la situazione allo stato attuale, lasciando invariate le differenze retributive, la USB non sarà disponibile a firmare i contratti integrativi, tanto più che ci giunge voce che i ministeri vigilanti sembra abbiano confermato definitivamente il taglio di 8 milioni del Fondo di ente 2012.
Senza risorse adeguate, senza un percorso di parificazione delle retribuzioni, senza una consistente stabilizzazione mensile degli incentivi, senza una ripresa dei passaggi economici e professionali, l’integrazione se la facciano i dirigenti e i sindacati complici, responsabili dell’arretramento delle condizioni economiche e di lavoro dei lavoratori dell’INPS.