La continua perdita di consensi e la ritrovata unità con CISL e UIL devono aver fatto perdere lucidità alla CGIL dell’INPS se arriva a diramare a tutti i lavoratori dell’ente una mail che tende a dimostrare l’inapplicabilità della proposta della USB di addebitare al bilancio di ente il costo delle posizioni organizzative.
Ma che sindacato è quello che si comporta come il peggiore dei burocrati, con un’intransigenza addirittura maggiore dell’amministrazione, limitando la propria azione al richiamo delle norme senza fare nulla per scardinarle? Forse la CGIL ritiene giusto che a pagare il costo delle posizioni organizzative siano tutti i lavoratori, a cominciare da quelli che guadagnano di meno?
Da: Cgil
Inviato: mercoledì 7 maggio 2014 14:39
A: Cgil
Oggetto: Riforma PA intervento segretaria generale Dettori
Care colleghi e colleghi, colgo l’occasione per precisare che, in occasione della riunione di ieri, la CGIL ha chiesto di sondare la possibilità di mettere a carico dell’Amministrazione il costo delle posizioni organizzative. Ci è stato rammentato che già in occasione dell’indennità per le agenzie complesse il costo era stato messo a carico dell’Amministrazione stessa ma che i ministeri bocciarono quella norma lasciandolo a carico del fondo di ente.
Tra l’altro basta vedere che fine hanno fatto le risorse dello straordinario tirate fuori dal fondo: si sono persi i soldi e la possibilità di contrattarlo.
Quindi più che burocrati e censori tendiamo a cambiare le cose che non ci piacciono e a farlo seriamente agendo sulle leve possibili e lavorando per cambiare l’attuale contesto normativo, e non per spot pubblicitari, che ricordano tanto il buon vecchio Silvio, a discapito della realtà.
Cordiali saluti
O. C.
Chiediamo alla CGIL: siete d’accordo a far rientrare nel Fondo di ente i 28 milioni di straordinario che sono stati inseriti nel bilancio di ente e che permettono all’amministrazione di gestire quelle risorse senza alcuna contrattazione? Almeno su questo non vi potete nascondere dietro l’impedimento delle norme e allora perché non sostenete USB nella richiesta di restituire i 28 milioni alla contrattazione integrativa? Questa è realtà, non spot pubblicitari. Forse mamma CISL non vuole?