Oggi il primo incontro con il neo direttore generale vicario pro tempore dr. Damato che ha voluto incontrare le organizzazioni sindacali per un veloce saluto.
Anche se nello spazio di pochi minuti il direttore ha fornito un‘importante novità affermando la volontà dell’amministrazione di chiedere al ministro Madia una deroga al blocco del turn-over.
La motivazione della richiesta risiede nella presa d’atto dell’uscita di un numero preoccupante di lavoratori, che metterebbe a rischio la stessa efficienza a breve dell’Istituto e quindi la necessità di reperire nuove risorse.
Ricordando che il superamento del blocco del turn-over è stata una proposta fatta dalla USB già in occasione dell’attuazione della spending review, non condividiamo l’impostazione del dr. Damato che vorrebbe procedere con nuove assunzioni, senza utilizzare le graduatorie degli idonei dei concorsi esterni già banditi, ed ancora vigenti, e soprattutto senza arrivare alla stabilizzazione dei comandati. Colleghi presenti ormai da anni nell’Istituto, sui quali l’amministrazione ha speso/investito in formazione, senza i quali si rischia seriamente di bloccare più di un processo di lavoro.
Opzioni su cui la USB è pronta a dare battaglia, sottolineando altresì che ove si procedesse con nuove assunzioni l’amministrazione dovrebbe almeno garantire un pari numero di progressioni tra le aree.
La complessità della situazione che il neo direttore vicario si trova ad affrontare, eredità di una situazione lasciata in decantazione per troppo tempo, non è certo semplice, soprattutto rispetto all’incertezza sul futuro che si è venuta a determinare sia nel governo dell’Istituto che nella sua riorganizzazione.
E’ necessario però fornire quanto prima risposte che giorno dopo giorno si fanno sempre più urgenti, a partire dal mansionismo ed ai problemi che i lavoratori devono affrontare, senza avere una chiara direzione in cui andare e senza alcun riconoscimento degli sforzi fin qui sostenuti.
Nel nostro intervento abbiamo ribadito con forza la necessità di un radicale cambiamento nelle relazioni sindacali, denunciando l’inaccettabile ricorso alla presenza della polizia in direzione generale, come accaduto in occasione dell’assemblea pacifica del 19 febbraio, cosi come altrettanto inaccettabile la scorrettezza relativa al mancato rinvio del tavolo sul contratto integrativo chiesto da USB e della convocazione a porte chiuse solo delle segreterie confederali CGIL,CISL,UIL per un confronto sull’ennesima riorganizzazione condivisa nell’ipotesi del CCNI 2015 appena siglata.
Anche in considerazione della provvisorietà della situazione in atto, il brevissimo incontro si è concluso senza fissare alcun appuntamento per un futuro e più ampio confronto sulle questioni che con il precedente direttore generale sono rimaste irrisolte, a partire dai concorsi per gli sviluppi economici ai C1 in attesa del pieno riconoscimento giuridico ed economico, argomenti rispetto ai quali confidiamo di poter registrare un deciso cambiamento di rotta.