Sono stati necessari oltre sette anni di contrattazione e decine di incontri per partorire un rinnovo contrattuale che assomiglia più ad un’elemosina che ad un vero adeguamento contrattuale. D’altronde, non ci aspettavamo altro dai sindacati Cgil Cisl Uil che da troppi anni ci hanno abituato a rinnovi contrattuali al ribasso e al mero accompagnamento delle decisioni padronali.
È successo anche questa volta: 140 euro è ‘'aumento determinato dopo anni di contrattazione. In realtà, sono solo 120 se si considera che saranno sottratti i 20 euro di vacanza contrattuale non più dovuta; 120 euro lordi che saranno erogati in ben 5 tranches e in 4 anni. Ben 0,28 centesimi di aumento orario!
Un risultato a dir poco ridicolo e, allo stesso tempo, scandaloso. Un aumento che non consente di recuperare nemmeno la perdita del potere d’acquisto determinato dal tasso d’inflazione (ormai al 12%) che divora il misero salario previsto dal CCNL.
Quello che risulta altrettanto sconcertante sono i comunicati apparsi nelle bacheche istituzionali dei sindacati della triplice che hanno esultato per questo osceno risultato. Un meschino tentativo di auto-celebrare il proprio fallimento agli occhi di migliaia di lavoratori che da giugno 2023 (entrata in vigore dell’ipotesi di accordo) dovranno fare i conti – ancora una volta e per molti anni – con una contrattazione priva di tutele e che nega loro un equo compenso.
No, non è un risultato accettabile e non assicura alcun significativo aumento salariale, contrariamente a quanto sbandierato nelle pagine internet dei firmatari. È proprio la logica del “meno peggio”, ormai cara a queste organizzazioni, che ha condotto il settore al collasso.
Questo accordo è l'ennesimo contratto che regala ai padroni la possibilità di continuare a sfruttare 100.000 lavoratori e lavoratrici del settore.
È giunto il momento di scegliere da quale parte stare e di dire basta a questi sindacati che da trent’anni mortificano il lavoro. È giunto il momento di sottrarre la contrattazione ai sindacati confindustriali che proclamano la lotta in difesa dei lavoratori, salvo proseguire con blande manifestazioni auto-rappresentative e prive di incisività che conducono soltanto allo sfacelo contrattuale.
Nelle prossime giornate avvieremo alcune iniziative per aprire una discussione e un confronto con lavoratori e delegati sul contratto appena sottoscritto e sulle possibili alternative.
Costruiamo una proposta alternativa a questo contratto. Facciamolo insieme.
USB Unione Sindacale di Base
Coordinamento Vigilanza Privata