Questa mattina decine di carrelli sono stati riempiti nel negozio Ikea di San Giuliano Milanese dai facchini dell'hub piacentino della multinazionale svedese e sono stati lasciati alle casse senza acquisto poiché i lavoratori hanno salari troppo miseri.
È l'originale forma di lotta, quella del "carrello impazzito" che viene messa in atto per denunciare il fatto che negli appalti Ikea non viene pagata la malattia dal fornitore di servizi, in questo caso la coop San Martino.
In febbraio molti facchini hanno percepito un salario di poco più di 400 € poiché se prendi il Covid o fai la quarantena non sei pagato. È il paradosso che subisce quella parte di Italia che si sacrifica lavorando per la comunità, per consentire di resistere al disagio della pandemia e poi viene abbandonata a se stessa quando paga il dazio della malattia o del contagio.
USB è determinata in questa lotta per garantire il diritto costituzionale alla salute.
In Ikea malattia e infortunio devono essere pagati al 100%!
#schiavimai
USB Lavoro Privato - Settore Logistica
5-3-2022