Il 26 maggio sciopero generale
In Germania per il rinnovo dei contratti pubblici è stato siglato un accordo che prevede aumenti mensili di 200 euro in busta paga (che arriveranno a circa 340 euro lordi a seguito di un incremento del 5,5 per cento) oltre a un bonus di 3000 euro esentasse.
Nel nostro Paese gli ultimi rinnovi contrattuali hanno coperto la metà dell'inflazione e il Def non stanzia alcuna risorsa per i rinnovi dei contratti pubblici.
In Germania l’accordo è stato siglato al termine di mesi di contrattazione e scioperi. Nel nostro paese Cgil Cisl Uil non muovono un dito eludendo bellamente la questione salariale e concentrando tutta la loro sterile polemica sulla truffa del taglio del cuneo fiscale. Questi parallelismi danno la misura della arretratezza di un quadro sindacale che ha completamente abbandonato lo strumento della lotta e del conflitto. Ed è esattamente in questo contesto, in cui vengono elusi i veri temi che occorrerebbe affrontare per rilanciare la Pubblica Amministrazione, che si inserisce la martellante propaganda del ministro Zangrillo sulla attrattività della PA, che troverà il 16 maggio una rappresentazione nella patinata cornice del Forum della PA.
Ma per rendere la PA davvero attrattiva non serve la propaganda ma affrontare i veri nodi che hanno proiettato gli uffici e i dipendenti in una condizione di preoccupante arretratezza: assunzioni, scorrimento degli idonei, stabilizzazione dei precari ed aumenti in busta paga pari a 300 euro netti.
Temi che saranno al centro dello sciopero generale del 26 maggio.
USB Pubblico Impiego