Quando la propaganda diventa l'unico obbiettivo da perseguire, può accadere veramente di tutto, anche che si chieda ai lavoratori di prestare la propria attività lavorativa il 1 maggio o il sabato pomeriggio e la domenica o, in prospettiva, perchè no, il 25 dicembre o il 1 gennaio ...
Nella modernissima Agenzia delle Entrate il can can mediatico sul 730 precompilato procede come un rullo compressore, schiacciando diritti fondamentali dei lavoratori quale, per esempio, il diritto al riposo durante i festivi. Nonostante già comincino a manifestarsi le criticità di una operazione della cui utilità e fruibilità si accorgono solo i vertici dell'amministrazione, in vista dell'apertura del canale telematico per il 730 precompilato, previsto per il 2 maggio, l'Amministrazione ha pensato bene di avviare una ricognizione per sondare la possibilità di aprire sul territorio nazionale i CAM per il sabato pomeriggio del 2 maggio e per la domenica 3 maggio. Ovviamente bypassando il confronto sindacale, se non fosse per qualche telefonata o mail privata indirizzata ad interlocutori sindacali appositamente individuati ...
Nessuna utilità pratica che giustifichi l'apertura degli uffici in quelle giornate, se non quella di gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica simulando che tutto sia a posto e pronto per l'uso. In fondo cosa importa se per accreditarci all'esterno comprimiamo ancora qualche diritto dei lavoratori?
Ma i lavoratori, nonostante un blocco del contratto che si reitera nel tempo e le mortificanti politiche retributive dell'Agenzia, non hanno abboccato dimostrando di avere testa alta e schiena dritta. L'operazione apertura CAM su scala nazionale nei giorni di sabato pomeriggio e domenica è miseramente fallita per l'indisponibilità della stragrande maggioranza del personale a barattare il sacrosanto diritto al riposo con qualche spicciolo. Così gli unici CAM che apriranno saranno quelli di Cagliari e Torino.
Nell'ultimo incontro tenutosi anche alla presenza della Dott.ssa Orlandi abbiamo fortemente protestato contro questi tentativi di ripristinare condizioni e modalità di lavoro ottocentesche, ma soprattutto abbiamo evidenziato la necessità di un confronto a tutto tondo sull'annosa questione dell'area servizi.
I CAM e i front office stanno letteralmente scoppiando ed è prevedibile che per l'operazione 730 precompilata gli uffici saranno letteralmente presi d'assalto, l'aumento dell'orario di apertura degli sportelli nelle aree metropolitane ha solo peggiorato le condizioni lavorative senza arrecare alcun vantaggio all'utenza e, da ultimo, con la riclassificazione dei servizi Argo si richiederanno ai lavoratori ulteriori sacrifici e carichi di lavoro.
Per quanto tempo ancora si continuerà a scaricare sui lavoratori la confusione organizzativa in cui versa l'Amministrazione?