Il neo direttore generale martedì 31 gennaio ha incontrato le organizzazioni sindacali per un breve saluto.
La brevità dell’incontro ci ha impedito di affrontare molte delle questioni che avremmo voluto porre. Ci siamo limitati, quindi, a chiedere chiarezza sul modello organizzativo e di servizio e rispetto per il ruolo sindacale. Ieri si è chiuso uno dei peggiori mandati di gestione del personale che possiamo ricordare.
Occorre restituire dignità alle relazioni sindacali e senso d’appartenenza ai lavoratori, soprattutto a quelli dei territori, che hanno subito loro malgrado gli effetti delle lotte intestine che hanno attraversato l’Istituto.
Il direttore generale ha prontamente raccolto la richiesta della USB di un incontro sulle problematiche dell’attività di Vigilanza, che sarà messo in calendario quanto prima. E questo è un primo segnale positivo.
Riteniamo necessario un ritorno a convocazioni del tavolo sindacale nazionale più assidue e non più sporadiche, per poter affrontare le tante problematiche aperte sui procedimenti disciplinari a go-go, sulle selezioni 2016 (riassorbimento TEP – ripartizione posti sulle regioni – contenzioso), sui Cral, sul futuro dei lavoratori coinvolti nella riorganizzazione delle direzioni centrali e metropolitane, solo per citarne alcune, recuperando una modalità di confronto ufficiale che rispetti la rappresentatività di tutte le organizzazioni sindacali.
Come sempre, giudicheremo l’amministrazione in base ai fatti concreti, senza preconcetti ma anche senza sconti.