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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

HANNO FATTO SPARIRE IL TAVOLO SINDACALE. OBBLIGHIAMOLI AL CONFRONTO

Nazionale,

Comunicato n. 49/16

Ormai si è costretti ad andare avanti per indiscrezioni, sentito dire, voci non ufficiali. Di cosa stiamo parlando? Delle relazioni sindacali all’interno dell’Istituto, quel rapporto tra sindacati ed amministrazione che dovrebbe vedere il tavolo ufficiale del confronto come strumento di riferimento principale, mentre ormai è diventato il luogo in cui si firmano gli accordi preparati altrove, per esempio nella stanza del capo del personale, dove si consumano incontri ai quali USB non viene invitata e ai quali comunque non parteciperebbe.

E’ così che è maturato per esempio il contratto integrativo 2016, firmato in poco meno di due ore dall’apertura “ufficiale” della trattativa alla firma. CGIL-CISL-UIL accettano volentieri tale modalità di confronto nella speranza di mettere nell’angolo la USB, seconda forza sindacale all’INPS ed anche per questo ritenuta molto scomoda e pericolosamente concorrenziale, non comprendendo che alla lunga s’indebolisce il ruolo complessivo del sindacato, lasciando all’amministrazione spazi di arbitrio difficilmente recuperabili.

Veniamo agli ultimi fatti. Il 2 settembre scorso USB ha inviato una nota ufficiale alla delegazione dell'Ente (presidente, direttore generale, capo del personale) con la quale chiedeva la convocazione del tavolo sindacale in merito alle conseguenze della sentenza del Tribunale del Lavoro di Parma sulle selezioni interne (nel frattempo sono state emanate altre sentenze favorevoli ai ricorrenti). Il 5 settembre CGIL-CISL-UIL hanno a loro volta  inviato al presidente e al direttore generale una richiesta d’incontro “…per definire un cronoprogramma che consenta, in tempi brevi, di stabilizzare il personale in comando ed assumere gli idonei degli ultimi concorsi…”. Il giorno 8 settembre la USB ha sollecitato a presidente, direttore generale e capo del personale il riscontro in merito alla convocazione del tavolo sindacale nazionale chiesta con precedente nota del 2 settembre, chiedendo di affrontare all’interno di detto incontro anche le questioni riguardanti la stabilizzazione di tutto il personale in comando presso l’Ente, sia di area B che di area C, l’assunzione degli idonei dei concorsi pubblici, compresi i B1 amministrativi, nonché di fornire rassicurazioni formali sulla permanenza in Istituto del personale dell’area A, area che il Nuovo Modello di Servizio presentato a gennaio scorso non prevede.

Da indiscrezioni abbiamo saputo che oggi pomeriggio il presidente e il direttore generale incontreranno alle ore 15:00 CGIL-CISL-UIL, come da loro richiesto, mentre la convocazione del tavolo nazionale chiesta dalla USB probabilmente si farà, ma non prima della prossima settimana.

Questi sono gli effetti della modalità di relazione accettata da CGIL-CISL-UIL: il tavolo sindacale ufficiale finisce in subordine agli incontri informali nella stanza del presidente su questioni che riguardano materie sulle quali il contratto nazionale prevede, anche dopo la riforma Brunetta, quantomeno l’informativa ufficiale a tutte le organizzazioni sindacali rappresentative.

USB diffida ufficialmente il presidente e il direttore generale dal dare corso all’incontro previsto per oggi pomeriggio, poiché si paleserebbe come comportamento antisindacale nei confronti delle organizzazioni sindacali escluse da tale confronto, rinnovando la richiesta di un’urgente convocazione del tavolo sindacale nazionale dove discutere le diverse questioni che sono oggetto di informativa, di analisi congiunta e di trattativa, secondo le norme contrattuali e di legge che regolano il sistema di relazioni sindacali.

Ci vuole la faccia tosta di Boeri per continuare a parlare di trasparenza all’INPS: cominci a dare il buon esempio.

USB non si farà intimorire da questi goffi tentativi di emarginazione e chiede alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente di continuare a sostenere in modo sempre più numeroso l’unico sindacato che si occupa del futuro dell’INPS e del bene dei lavoratori dell’Istituto.