La USB dell’INPS aveva organizzato per ieri, 25 settembre, un’assemblea di lavoratori in concomitanza con la riunione del tavolo nazionale di trattativa che avrebbe dovuto tenersi nella sede di via Ballarin a Roma. L’assemblea era stata convocata contro il taglio dell’incentivo 2013 alle sedi di Roma Flaminio, Frosinone, Catania e Sede Regionale Sicilia e contro il recupero coatto di una quota dell’incentivo 2012 a tutto il personale della gestione pubblica transitato dall’INPDAP. USB aveva chiesto che l’ordine del giorno della riunione fosse integrato con questi ed altri argomenti.
Fiutata l’aria, CGIL-CISL-UIL hanno esercitato una forte pressione sull’amministrazione per far annullare l’incontro. L’obiettivo era far trovare USB e i lavoratori riuniti in assemblea senza interlocutori, evitando anche l’imbarazzante situazione di dover assistere inermi alla sacrosanta protesta di una parte del personale INPS. La cancellazione dell’incontro è stata comunicata con una mail alle 18:36 del giorno precedente, con una motivazione che non convince: poiché l’amministrazione recepisce parzialmente la richiesta della USB d’integrare l’ordine del giorno delle riunioni previste per il 25 e 26 settembre, l’appuntamento del 25 salta. Ci sfugge il nesso tra le due cose: aumentando il numero degli argomenti da trattare, a maggior ragione sarebbe dovuta essere confermata la riunione del 25. Il motivo vero, quindi, è quello ipotizzato in precedenza.
USB ha mantenuto l’assemblea e nell’Auditorium di via Ballarin sono confluiti oltre duecento lavoratori con delegazioni provenienti dalle altre regioni. Dopo una prima parte di dibattito, la proposta della USB di spostare l’assemblea presso i locali della Direzione generale di via Ciro il Grande è stata accolta positivamente dai presenti. Non senza qualche difficoltà, poco prima delle 13:00 un folto gruppo di lavoratori ha affollato l’ingresso principale della sede centrale, dirigendosi verso la Direzione Risorse Umane. Il Capo del Personale dell’INPS ha acconsentito ad incontrare i lavoratori nel corridoio antistante il proprio ufficio e l’assemblea è così proseguita con una modalità poco usuale, probabilmente proprio quella temuta da CGIL-CISL-UIL.
USB a nome dei lavoratori riuniti in assemblea ha spiegato le ragioni dell’iniziativa e ha chiesto risposte esaurienti. Il Capo del Personale non si è tirato indietro, anche se ha premesso che non sarebbe stato del tutto esplicito per rispetto nei confronti delle altre organizzazioni sindacali non presenti, rinviando alla riunione di oggi maggiori dettagli sugli argomenti trattati. Sulla decurtazione dell’incentivo 2013 alle quattro sedi INPS, comprese le agenzie di riferimento, ha fatto capire che ci sono margini di ulteriore recupero e che l’intenzione è di voltare pagina, senza lasciarsi dietro “morti e feriti”, per guardare maggiormente alla qualità del servizio e non inseguire unicamente la quantità. Ha anche annunciato che nel 2015, nelle regioni in cui è in stato di avanzamento il processo d’integrazione, come ad esempio il Lazio, l’attività di formazione sarà parte integrante degli standard produttivi. Sulla questione del recupero della quota d’incentivo 2012 al personale ex INPDAP, il Capo del Personale ha anticipato che saranno quantificate le risorse economiche dei maggiori risparmi ottenuti dall’INPS e che potranno essere utilizzate per formare il cosiddetto “dividendo dell’efficienza” previsto dalla Riforma Brunetta. Nell’ambito di quelle risorse una quota potrà essere destinata con la contrattazione integrativa alla restituzione di quanto trattenuto al personale della gestione pubblica ex INPDAP in relazione al 2012. La USB, nel condividere con il Capo del Personale l’affermazione di voler trovare una soluzione sindacale al problema, evitando rischiosi ricorsi giudiziari, ha apprezzato l’apertura dell’amministrazione pur restando nella convinzione che le risorse necessarie per restituire quanto trattenuto al personale ex INPDAP, compresi quelli in pensione, sono già disponibili nel fondo incentivante dell’anno 2012. E’ chiaro che la maggior parte delle eventuali risorse del “dividendo dell’efficienza”, insieme a quelle dello straordinario, dovranno essere utilizzate a parere della USB per uniformare le retribuzioni tra i lavoratori a parità di livello economico. Tra i temi trattati nell’improvvisata assemblea anche quello relativo alla modifica dell’iscrizione alla cassa pensionistica e su questo USB ha chiesto un approfondimento nell’ambito del tavolo sindacale nazionale.
In conclusione, un’iniziativa pienamente riuscita. Il tentativo di CGIL-CISL-UIL di far naufragare l’assemblea si è rivelato un flop e la mobilitazione di ieri, così come quelle precedenti organizzate dalla stessa USB e dalle RSU, non sono risultate indifferenti alla ricerca delle necessarie soluzioni ai problemi.
Nella riunione di oggi USB sarà determinata nel chiedere il pieno pagamento dell’incentivo 2013 e impegni precisi per la restituzione al personale ex INPDAP della parte di Fondo 2012 decurtata. Anche in questa occasione si è capito chi fa gli interessi dei lavoratori, organizzandoli per reclamare i loro diritti, e chi invece scappa, non avendo più funzione.