Centinaia di lavoratori degli appalti di Italtrans (colosso della logistica alimentare) di Calcio (Bergamo) sono scesi in sciopero per rivendicare forti aumenti salariali e la riduzione dei ritmi di lavoro massacranti, nel rispetto delle norme sulla sicurezza e la salute.
È nel sistema malato degli appalti e subappalti, diffusissimo nella logistica e non solo, che si sacrifica la vita degli operai nella ricerca del massimo profitto.
A fronte di un aumento esponenziale del carovita, della perdita del potere di acquisto di salari già bassi, la risposta degli appaltatori di Italtrans è stata quella di offrire 6 centesimi al collo al superamento dei 165/170 movimentati in un’ora.
L'offerta di una miseria da barattare con una schiena spezzata.
Al processo di drammatico impoverimento dei lavoratori e di gran parte della popolazione, USB contrappone l'idea che i soldi non vanno stanziati per la guerra imperialista, ma per aumentare i salari e migliorare le condizioni di lavoro e di vita.
Sono già in campo due iniziative nella quali verrà portata avanti questa piattaforma rivendicativa: la manifestazione del 25 marzo a cui USB partecipa a fianco dei lavoratori GKN rimasti senza salario e ammortizzatori sociali e il convegno del 31 marzo a Roma, alla presenza di esperti ed esponenti politici, in cui verranno dibattuti i temi del salario minimo, della riduzione dell'orario a parità di salario, di 300€ di aumento salariale generalizzato e per una fiscalità che aumenti le tasse ai ricchi e le diminuisca ai poveri.
USB indica anche lo strumento più efficace per ottenere risultati: la lotta
USB Lavoro Privato - Logistica