Venerdì a Torino i cittadini teleriscaldati sono tornati per la quarta volta in presidio all’Iren per chiedere che gli extraprofitti delle multiutility vengano subito usati per saldare le morosità e calmierare le bollette.
La determinazione con cui da febbraio i teleriscaldati continuano ad organizzarsi e a mobilitarsi, autosospendendo anche il pagamento della bolletta, dimostra che c’è una parte di Paese che non è più disposta ad accettare passivamente l'aumento generalizzato del costo della vita e la parallela diminuzione di redditi e salari.
Mentre dal 1° ottobre le bollette aumentano come minimo del 60% a causa della speculazione finanziaria e dell'escalation bellica fomentata dal blocco euroatlantico, tutto l'arco parlamentare continua a dimostrarsi subordinato agli interessi delle multinazionali che nonostante i miliardi di extraprofitti hanno già iniziato a staccare le utenze a chi non è in grado di pagare.
Di fronte ai continui attacchi al potere d'acquisto e ai diritti sociali di precari, pensionati, disoccupati e larghe fasce, un'opposizione popolare all'economia di guerra dell'agenda Draghi - a cui anche i nuovi avventurieri di Palazzo Chigi si sono già prostrati - sembra essere pronta a diffondersi e a rivendicare diritti e dignità.
Come USB ci rivolgiamo a questa parte di Paese e invitiamo a mobilitarsi lunedì 3 ottobre davanti alle sedi delle aziende energetiche e dei loro maggiori azionisti nella Giornata di lotta internazionale lanciata dalla Federazione Sindacale Mondiale contro il carovita!
Unione Sindacale di Base – Federazione di Torino
1° ottobre 2022