Al Presidente della delegazione trattante
Dr. Antonio Mastrapasqua
Al Direttore Generale
Dr. Mauro Nori
Al Direttore Centrale
Risorse Umane
Dr. Ciro Toma
e, p.c. Al Dirigente l’Ufficio
Relazioni Sindacali
Dr. Claudio Albanesi
Oggetto: Riorganizzazione delle aree metropolitane.
La RdB Pubblico Impiego INPS rileva che, ad oggi, non risulta ancora svolto il confronto nazionale per la definizione del “piano di attuazione della riorganizzazione territoriale delle aree metropolitane sia in termini temporali che logistici”, come invece previsto dall’accordo nazionale del 9 novembre 2009 al termine del confronto territoriale sulle specifiche aree metropolitane.
Per l’area di Torino, l’esito di tale confronto appare piuttosto confuso. Infatti, in data 21 giugno, l’Ufficio Relazioni Sindacali ha inviato alle organizzazioni sindacali nazionali una mail nella quale si considera “conclusa la fase del confronto territoriale previsto” dall’intesa del 9 novembre 2009, allegando, per l’area di Torino, il verbale dell’incontro del 25 novembre 2009 che non può certo considerarsi un accordo, tesi peraltro sostenuta da tutte le organizzazioni sindacali nazionali.
In data successiva, precisamente il 30 giugno 2010, risulta che la direzione regionale del Piemonte e le organizzazioni sindacali territoriali, tranne la RdB, abbiano sottoscritto una “Dichiarazione d’intenti” che anch’essa non può considerarsi in alcun modo accordo sindacale.
Pertanto, la RdB Pubblico Impiego INPS invita codesta amministrazione ad ottemperare a quanto sottoscritto nell’intesa del 9 novembre 2009, convocando le parti a livello territoriale per la definizione dell’accordo riguardante l’area di Torino e, successivamente, il tavolo sindacale nazionale per le finalità contenute nel richiamato accordo nazionale.
In difetto di quanto previsto dall’accordo del 9 novembre 2009, la RdB Pubblico Impiego INPS diffida codesta amministrazione dall’attuare unilateralmente interventi di riorganizzazione delle aree metropolitane che comportino la trasformazione delle attuali sedi, la loro chiusura ed eventuale mobilità del personale, per non incorrere in comportamento antisindacale e per non determinare uno strappo con le rappresentanze dei lavoratori.
Roma, 9 luglio 2010
p. RdB-USB Pubblico Impiego INPS
Luigi Romagnoli