Mentre la RdB ha chiesto formalmente il ritiro della circolare n. 37 del 4 marzo 2009 sul riassetto delle sedi territoriali, rivendicando su tale materia il diritto alla contrattazione nazionale, CGIL-CISL-UIL-CISAL, riscoprendo l’antico rapporto sodale, danno il sostanziale via libera all’amministrazione, dopo aver incontrato oggi il Presidente, il Direttore Generale ed il Capo del Personale.
Questi sindacati rinunciano così alla contrattazione nazionale ed accettano che il confronto parta direttamente dal livello regionale, peraltro non previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, vantando il risultato ottenuto. Una bella vittoria, non c’è che dire. Invece di cominciare dal piano generale, dando indicazioni uniformi, per esaminare e concordare poi le ricadute a livello territoriale, si salta una fase forse ritenuta scomoda.
Tutto per tentare di mettere i bastoni tra le ruote all’iniziativa della Rappresentanza di Base, che sulle inadempienze dell’amministrazione ha promosso le assemblee che si svolgeranno domani, 10 marzo, in moltissime sedi, con la partecipazione spesso della RSU e dei rappresentanti territoriali di altre sigle sindacali. Forse è questa unità dal basso che preoccupa i vertici dell’INPS e delle organizzazioni concertative.
La RdB ha minacciato di ricorrere al giudice del lavoro per far valere il diritto alla trattativa, riconosciuto dal contratto di lavoro. CGIL-CISL-UIL-CISAL, con questa iniziativa, cercano di dare una mano all’amministrazione, stendendo tuttavia una coperta protettiva piena di buchi e troppo corta.
Quello che è accaduto oggi è inaudito ed evidenzia un’assoluta mancanza di rispetto delle regole. L’amministrazione, fuori del tavolo sindacale ufficiale di confronto, aderendo alla richiesta di alcuni sindacati, trasforma un incontro informale in incontro di trattativa e si accorda, stando a quanto riferiscono CGIL-CISL-UIL-CISAL nel loro comunicato, per il superamento di quanto previsto all’Art. 4 del CCNL del 16 febbraio 1999, saltando un passaggio fondamentale del confronto sindacale. Alla RdB non è stata data la possibilità in questo modo di far valere le proprie opinioni ed i propri diritti, uscendo fortemente penalizzata dall’iniziativa dei sindacati concertativi. Tutto questo avrà un prezzo sul piano formale e su quello sostanziale della mobilitazione.
INVITIAMO I LAVORATORI A PARTECIPARE IN MASSA ALLE ASSEMBLEE CHE SI TERRANNO DOMANI, 10 MARZO, NELLE SEDI INPS.
MANDIAMO A CASA CHI GOVERNA QUESTO ISTITUTO E CHI GLI FA DA SCUDO.