Al Presidente dell’INPS
e Presidente della delegazione di parte pubblica
Dr. Antonio Mastrapasqua
SEDE
e, p.c. A tutti i lavoratori
Oggetto: Mansioni superiori e passaggi tra le Aree professionali.
Signor Presidente,
ci rivolgiamo a lei in qualità di organo politico dell’Istituto e di capo della delegazione trattante del tavolo sindacale nazionale.
La sofferenza dei lavoratori collocati nelle Aree A e B ha raggiunto limiti non più sopportabili. La mancanza di serie prospettive di crescita professionale e di riconoscimento delle mansioni superiori svolte rischia di gettare il personale in uno stato di prostrazione, che non potrà non avere ripercussioni negative sulla produttività e sulla gestione di quelle Agenzie che si reggono essenzialmente su tale personale.
La consapevolezza dell’importante funzione svolta dall’Ente e il senso di abnegazione del personale hanno portato finora i lavoratori ad impegnarsi senza remore, ma fino a quando potrà reggere una situazione critica che rischia di scoppiare da un momento all’altro?
Lei ci conosce, non siamo un sindacato che ama affidare ad un giudice le controversie di lavoro, preferiamo percorrere fino in fondo tutte le strade, anche quelle più impervie, dell’iniziativa sindacale e del confronto.
L’abbiamo ascoltata più volte, in occasione di videoconferenze, fare riferimento a Leggi o norme speciali chieste al Governo per l’INPS, ma finora nulla è stato fatto e l’Ente ha ottenuto lo stesso trattamento di altre amministrazioni pubbliche.
Siamo qui a chiederle un impegno straordinario concreto, vero, per dare risposta alle giuste recriminazioni del personale delle Aree A e B. E’ indubbio che l’organizzazione del lavoro dell’INPS è così avanzata che non trova giustificazione avere in organico migliaia di dipendenti collocati nei livelli economici delle Aree A e B, se non dal punto di vista delle economie generali, ma questa non può essere una giustificazione accettabile.
Avanziamo a lei la seguente proposta, chiedendole di sostenerla con forza nei confronti del Governo: considerato il blocco dei rinnovi contrattuali dal gennaio 2010 al dicembre del 2013, che si dia la possibilità all’INPS in questo arco di tempo di poter emanare selezioni interne per i passaggi di area, in deroga ai contingenti stabiliti annualmente e alle norme previste dal D.Lgs 150/2009 (Riforma Brunetta), utilizzando i criteri degli attuali contratti collettivi nazionali di lavoro.
Se approvata, questa norma permetterebbe all’Amministrazione di avere una leva gestionale da utilizzare per una politica del personale più coerente con la realtà organizzativa e ai lavoratori delle Aree A e B di avere una seria prospettiva di crescita professionale e, quindi, di riconoscimento delle mansioni superiori svolte.
Restiamo in attesa di una convocazione per avere modo di articolare meglio la proposta che abbiamo avanzato con la presente nota.
Roma, 10 marzo 2011
p. USB Pubblico Impiego INPS
Luigi Romagnoli