“L’erogazione di parte degli aumenti fuori dalla contrattazione è un inaccettabile tentativo del Ministro Brunetta di privare i lavoratori dello strumento della contrattazione”, dichiara Cristiano Fiorentini, della Direzione Nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. “Così il Governo intende demolire definitivamente la contrattazione già messa a dura prova dalle leggi emanate negli ultimi quindici anni”.
“In questo modo - prosegue il dirigente sindacale - il Governo elargisce aumenti irrisori, frutto degli accordi del 1993 firmati da CGIL CISL e UIL, come una vera e propria elemosina alla plebaglia dei lavoratori del Pubblico Impiego. Continua così l’opera di vessazione morale e materiale messa in atto da questo Ministro nei confronti dei dipendenti pubblici con lo scopo, neanche tanto nascosto, di demolire la Pubblica Amministrazione per svenderla ai privati”.
Incalza Fiorentini: “Il Ministro si metta in testa che i lavoratori del Pubblico Impiego non intendono continuare ad essere calpestati nei loro diritti fondamentali, e lo dimostreranno in maniera chiara il 17 ottobre, partecipando in massa allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base. Se altri indugiano, la RdB-CUB P.I. ritiene che lo sciopero sia l’unica risposta possibile ad un Governo che in cima alla sua agenda ha messo l’attacco al lavoro dipendente”, conclude il dirigente RdB-CUB P.I..
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