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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

PRODUTTIVITA' E QUALITA' AL 30 SETTEMBRE 2018. GIRA LA RUOTA E C'E' SEMPRE CHI E' PENALIZZATO

Nazionale,

Comunicato n. 88/18

Questo pomeriggio si riunirà il tavolo sindacale nazionale per esaminare i dati della produttività al 30 settembre 2018, utili all’erogazione dell’acconto di novembre, sia per l’incentivo ordinario che per quello speciale.

Bene la produttività, che vede tutte le sedi attestarsi tra 100 e 110, segno che l’impegno dei lavoratori dell’INPS è costante e pieno. Sui dati della qualità, invece, la situazione è pressappoco quella dello scorso anno, magari nella maggioranza cambiano i nomi delle sedi ma il risultato è quello.

Sono 33 le sedi che risultano complessivamente in sofferenza e di queste 15 si fermano a parametro 80, che comporta una cospicua riduzione del premio incentivante. Ecco l’elenco: Genova, Imperia, Trieste, Ascoli Piceno, Frosinone, Avellino, Salerno, Barletta Andria Trani, Enna, Messina, Palermo, Roma Eur, Roma Montesacro, Direzione di Coordinamento Metropolitano di Roma, Filiale Metropolitana di Napoli.

Altre 18 sedi si posizionano tra 84,56 e 99,92. Insomma, cambiano i criteri, si modificano i riferimenti, ma il risultato è sempre quello: una parte di lavoratori prenderà una retribuzione inferiore e non certo per proprie responsabilità. E’ il balletto legato all’incentivo. Gira la ruota e qualcuno che ci rimetta ci deve essere sempre, altrimenti che ci stanno a fare l’OIV, i dirigenti generali, quelli regionali e quelli di sede?

Continuiamo a sostenere che bisogna farla finita con tutte queste sovrastrutture: vogliamo avere una retribuzione certa e stabile. L’incentivo fa parte dello stipendio,  perché quando ci rinnovate i contratti una parte dell’aumento non la mettete in busta paga ma va a confluire nel Fondo della produttività. Sono 35 anni che è così, è venuto il momento di uscire dal ricatto dell’incentivo. Chi ci sta a stabilizzare le risorse accessorie con il prossimo Contratto collettivo nazionale? Esprimetevi ora, senza tanti giri di parole, perché questo indegno balletto finisca una volta per tutte.