Vi inviamo una scheda riassuntiva dei contenuti del contratto integrativo INPS del 2010 che stiamo sottoponendo a consultazione tra i lavoratori.
Invitiamo tutti a partecipare al referendum, per difendere gli spazi di confronto e di partecipazione.
Vi chiediamo di votare SI ai passaggi e NO a tutto il resto, perché vogliamo sottolineare i punti critici dell'accordo che, insieme a Cgil e Fialp-Cisal, non abbiamo firmato. Rafforzate la posizione di chi sta attuando un percorso unitario nell'interesse di tutti i lavoratori dell'ente.
Prima di allegare la scheda sul contratto integrativo, permetteteci di rispondere all'ignobile scritto della CISL di ieri, spacciato come scheda tecnico-politica e non firmato, magari nel timore di una denuncia per diffamazione che, da quelle parti, dovrebbero sapere che noi non faremmo mai, perché anche in questo siamo differenti.
La CISL INPS per anni ha criticato aspramente il modo di comunicare della RdB sostenendo che non si debbano mai commentare o criticare le proposte e le iniziative altrui, ma ci si debba limitare ad esporre il proprio pensiero e le proprie proposte.
Da qualche tempo notiamo che la CISL INPS ha rinnegato se stessa ed ha assunto un atteggiamento di critica, spesso velenosa e mistificatrice dei fatti reali, nei confronti di quelle organizzazioni sindacali che stanno tentando un percorso unitario nell'ente, confidando nella disattenzione dei colleghi e in una scarsa capacità di memoria.
Soprattutto dall'inizio di quest'anno, basta andarsi a leggere i comunicati CISL, in ogni scritto c'è l'accusa ad altre organizzazioni sindacali, definite "i soliti noti", di blaterare, gettando parole al vento, mentre i risultati concreti sono sempre e comunque ottenuti dalla CISL (facendo un torto persino a quella UIL folgorata nuovamente sulla via di Damasco e tornata a casa come il bravo Lassie...). Arrivare a dedicare due pagine di volantino all'USB deve, comunque, essergli costato molto ed è il segno evidente di una CISL in difficoltà, che sta perdendo consensi tra i lavoratori, altrimenti avrebbero ignorato la nostra iniziativa di sottoporre a consultazione il contratto integrativo, come peraltro facciamo da sempre. Perché la CISL appare sempre infastidita quando si dà la parola ai lavoratori?
Non entriamo nel merito della scheda "tecnico-politica", così la CISL ha definito il travaso di bile pubblicato ieri in allegato al comunicato N. 14, sarete voi lavoratori, come sempre, a trarre le considerazioni che riterrete più opportune da quelle, come da altre dichiarazioni. Una puntualizzazione però la riteniamo necessaria, perché è illuminante sul modo di comunicare tipico di quel sindacato. La CISL afferma di sedere sempre e comunque fino alla fine ai tavoli di contrattazione mentre altri li abbandonano anche per diverse settimane, volendo così criticare chi protesta e mobilita i lavoratori. Ebbene, ricordiamo a chi ha scarsa memoria, che negli ultimi anni almeno in due occasioni la CISL ha lasciato il tavolo sindacale in modo plateale, interrompendo le trattative: nel 2005, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, compresa la RdB, per protestare contro la mancanza di un progetto di sviluppo dell'ente, la cessione del patrimonio immobiliare, le eccessive esternalizzazioni, la demolizione del sistema delle relazioni sindacali. Era una CISL diversa quella che partecipò ad un percorso di mobilitazione unitario, culminato con le assemblee interregionali del giugno 2005 a Milano, Roma, Napoli e Bari? Era una CISL diversa quella che, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, compresa la RdB, il 29 luglio 2005 sottoscrisse uno dei migliori contratti integrativi migliori conclusi all'INPS, insieme a quello del 1999? Forse erano diversi i tempi, le valutazioni, la convenienza, ma allora la CISL INPS scrisse unitariamente un comunicato che esordiva così: "UN GRANDE RISULTATO!!! Grazie alla mobilitazione ed all'impegno di tutti i lavoratori dell'INPS stanotte, unitariamente, è stata raggiunta la tappa decisiva del percorso contrattuale relativo al CCNI 2002/2005". In quelle parole leggiamo l'orgoglio di aver conquistato, con le lotte e la mobilitazione dei lavoratori, un buon risultato contrattuale. Perché oggi tutto questo non è più valido e diventa, per la CISL, argomento di polemica se non addirittura di derisione nei confronti di chi mostra coerenza col passato, soprattutto alla luce del violento attacco che i lavoratori pubblici subiscono?
Questi sono argomenti sui quali invitiamo tutti a ragionare, non semplice e sterile polemica. Un altro episodio che rammentiamo di abbandono del tavolo di trattativa all'INPS da parte della CISL risale alla fine del 2006 e precisamente alla notte del 18 dicembre di quell'anno quando, intorno alla mezzanotte, alla fine di una giornata di discussione sulla definizione del contratto integrativo 2006, la delegazione CISL abbandonò i lavori. Con un successivo comunicato, il N. 29 del 19 dicembre 2006, tale scelta fu motivata con l'insoddisfazione per la proposta di accordo, cambiando letteralmente le carte in tavola dal momento che, fino a quel momento, la CISL aveva espresso parole di apprezzamento per la proposta, come risulta dai verbali di trascrizione degli interventi (all'epoca e per poco tempo fu possibile divulgare quello che accadeva in contrattazione nazionale).
La CISL eviti, quindi, di fare affermazioni false come quelle contenute nell'attacco all'USB (RdB) di ieri, perché rischia d'incappare in chi ha la memoria lunga e la documentazione comprovante ciò che afferma. Che bello sarebbe se la CISL la smettesse di fare da garante all'attuale governo e da guardaspalle al vertice dell'INPS, uscendo fuori dallo splendido "isolamento" in cui s'è cacciata, per tornare a confrontarsi con tutti i sindacati, nel reale interesse dei lavoratori. Impossibile? Si sa, noi siamo sognatori...