Siamo stati raggiunti dalla notizia del rinvio a giudizio di Pace, ex Presidente di AMA SPA accusato di violenza sessuale.
L' USB accoglie questa notizia con la serenità dell'essere stata fin da subito dalla parte giusta: abbiamo denunciato questi fatti gravissimi nella complice indifferenza e nel silenzio assordante di tutti gli altri, anche bloccando i lavori del Consiglio Comunale.
Dopo aver appreso delle denunce presentate, la nostra organizzazione sindacale infatti si era immediatamente mobilitata lo scorso anno, offrendo la nostra solidarietà e il nostro supporto incondizionato alla vittima.

Ma oggi riceviamo questa notizia anche con la rabbia di chi aveva preteso un intervento istituzionale senza ottenerlo ottenuto.
Avevamo più volte chiesto al Sindaco Gualtieri di prendere posizione nei confronti di quell'uomo che era stato posto alla presidenza di AMA proprio da questa giunta. Il sindaco si è sempre negato, ha taciuto, ha omesso, di fatto tutelando l'uomo al comando e non la donna vittima.

Oggi dai tribunali arriva, tardiva ma giusta, la risposta che volevamo. Lo avevamo denunciato noi come organizzazione sindacale con le donne di Ama e con gli uomini che hanno avuto il coraggio di prendere le distanze da Pace.

Ancora una volta la giunta Gualtieri ha dimostrato la sua arroganza e, oggi con più forza che mai, la sua difesa dei potentati romani si traduce per noi in una condanna per chi governa questa città.

Adesso la sola strada percorribile per recuperare credibilità, a nostro avviso, è che Pace venga rimosso dal ruolo che ancora detiene di Consigliere nel CDA di AMA. Questo è ciò che oggi, con maggior forza, chiediamo a Gualtieri e al CDA.

Come USB, non solo in AMA, ribadiamo il nostro impegno nella difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, denunciando con forza gli abusi che prendono forma nella violenza fisica ma anche nella usurpazione e privatizzazione della città.

USB – Federazione di Roma