Nel corso della riunione odierna presso la sede regionale sono state finalmente consegnate e ratificate le graduatorie definitive per sede riguardanti la mobilità volontaria a domanda dei profili amministrativo, tecnico, informatico, sanitario. Va subito detto che 1 su 4 dei colleghi inizialmente interessati al trasferimento ha poi di fatto rinunciato (84 rinunce registrate su 314 domande inoltrate), con 13 ricorsi complessivamente esaminati, di cui soltanto 3 accolti dalla direzione. Le sedi per le quali era stato messo a bando il maggior numero di posti (vale a dire Aurelio, Borghesiana, Casilino, Civitavecchia, Direzione Metropolitana, Eur, Frosinone) risultano, ad un primo sommario esame, ancora gravemente carenti mentre un considerevole numero di domande si è riversato su Pomezia, Tivoli, Guidonia, Albano, Roma Centro, Tiburtino, Palestrina, Tuscolano, Grottaferrata, Montesacro, Monterotondo, Bracciano, Terracina, Sora, Cassino, Poggio Mirteto e Colleferro che, per la verità, avevano un solo posto messo a bando.
E’ previsto, naturalmente, lo scorrimento della graduatoria regionale valida per due anni, mentre il provvedimento di trasferimento sarà formalmente adottato dalla struttura competente cioè la Direzione Generale o la sede regionale Lazio. Sia pure in ritardo e nonostante le defezioni, la mobilità regionale è finalmente giunta in dirittura d’arrivo, grazie all’impegno di tutte indistintamente le OOSS, anche se le palesi discriminazioni della casta nei confronti di USB permangono. Per quanto riguarda invece la graduatoria di mobilità per i funzionari addetti al contenzioso di invalidità civile, sono state recuperate 12 domande per 10 posti messi a bando presso la Direzione Metropolitana e 3 domande per soli 2 posti disponibili a Frosinone. Resta poi da affrontare un colloquio per i 15 richiedenti. Ricordiamo nel merito che la USB non ha sottoscritto questo accordo in quanto non tutte le provincie avevano dei posti messi a bando e, più in particolare, per l’assegnazione tra i requisiti di un punteggio aggiuntivo per i candidati laureati. La direzione regionale ci ha infine fornito una informativa sulla netta intenzione di assegnare la titolarità delle posizioni organizzative vacanti tramite interpello, un sistema di mobilità dei funzionari titolari di un precedente incarico in ambito regionale, giustificato oggi dalla “necessità di rendere più snella la procedura”. L’interpretazione di quanto è contenuto nei tristemente noti verbali d’intesa del 25.07.2013 e 29.11.2013 inerenti le posizioni organizzative è parsa comunque forzata, mentre resta sempre da definire da dove si attingeranno poi le risorse. Nella maggior parte dei casi, l’interpello è chiaramente rivolto ai dipendenti ex INPDAP, peraltro con l’indennità legata alla funzione INPS che si va a svolgere, con percorsi formativi che al momento appaiono certamente tutti da inventare. Un regolare bando è previsto solo in via successiva, nel caso la posizione fosse ancora scoperta, mentre perfino la possibilità del colloquio resta discrezionale.
Ovviamente, abbiamo ribadito la nostra contrarietà all’applicazione di un simile sistema che bypassa il bando tramite interpello, evidenziando inoltre il segnale che viene inequivocabile dal personale tutto, ivi compreso quello già titolare di posizione organizzativa. Le continue rinunce stanno a testimoniare il fallimento di una riorganizzazione non condivisa e dell’accorpamento imposto per decreto.