Il sistema degli appalti al massimo ribasso che caratterizza il mondo della vigilanza è ben noto alle committenze, anche pubbliche, che fingono di non sapere che i lavoratori vengono sottoposti a turni massacranti e salari insufficienti.
Come abbiamo già ribadito in altri interventi, il sistema è noto e collaudato: le imprese aggiudicatrici per ottenere il massimo profitto – nonostante i forti ribassi – si rifanno sui lavoratori. Questa è l’unica voce di costo sulla quale risparmiare. Un risparmio consentito anche con l’applicazione di un contratto collettivo vergognoso e sottoscritto dai sindacati ormai noti.
Le amministrazioni pubbliche sanno e fingono di non conoscere questo meccanismo. La promozione di bandi gara con importi irrisori e soggetti a ribasso rende la PA complice di questo sistema.
È inaccettabile che la Pubblica Amministrazione impieghi nei propri servizi lavoratori in appalto con la consapevolezza che verrà loro applicata una paga incostituzionale e sotto la soglia di povertà.
Lo abbiamo ribadito anche questa volta nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista Leonardo Bison de Il Fatto Quotidiano.
Continueremo a denunciare le storture del sistema e tutelare tutti i Lavoratori e le Lavoratrici del settore.
Basta appalti al ribasso e basta povertà salariale.
USB Vigilanza