La RdB-CUB del Pubblico Impiego ha indetto due ore di sciopero negli Enti Pubblici Non Economici, uno dei settori più tartassati dalla manovra economica del governo. L’appuntamento è per giovedì 31 luglio con iniziative articolate a livello cittadino.
“Mentre CGIL-CISL-UIL organizzano al Colosseo la via crucis dei dipendenti pubblici – afferma Luigi Romagnoli del Coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego – noi individuiamo nello sciopero l’adeguata risposta allo scontro aperto dal governo con il DL 112 del 25 giugno scorso”.
“I lavoratori degli Enti previdenziali sono tra i più colpiti dai tagli agli incentivi – prosegue l’esponente della RdB-CUB – Infatti, un dipendente dell’INPS o dell’INPDAP nel 2009 perderà circa 6.000 euro annui di salario accessorio”.
Dopo la giornata di mobilitazione del 16 luglio, nella quale si sono svolte numerose iniziative a livello territoriale, delle quali la più rappresentativa è stata quella in Piazza Montecitorio, a Roma, con circa duemila lavoratori, la protesta sta proseguendo nei posti di lavoro, con assemblee spontanee, blocco degli sportelli e presidi presso le prefetture.
“Lo sciopero del 31 luglio avrà al primo posto la difesa della nostra dignità di lavoratori pubblici, di fronte ad una campagna diffamatoria che non ha precedenti – conclude Luigi Romagnoli – I tagli agli organici, il blocco del turn over e della stabilizzazione dei precari, la cancellazione degli incentivi, il peggioramento delle norme sulle assenze per malattia, non servono a far funzionare meglio la pubblica amministrazione, ma determinano le condizioni per un ampio scontro sociale che troverà la sua rappresentazione massima nello sciopero generale indetto per il 17 ottobre da CUB, COBAS ed SdL”.
p. RdB-CUB Pubblico Impiego
Enti Pubblici Non Economici
Luigi Romagnoli