Nella suggestiva cornice di Palazzo Wedekind a Roma, a due passi da Palazzo Chigi, si è tenuto ieri il convegno nazionale promosso dalla USB su “La funzione sociale della vigilanza ispettiva tra Jobs Act e INL”.
Sala gremita per un convegno importante, sia per i contenuti che per le presenze istituzionali. Hanno infatti partecipato ai lavori:
- On. Lello Di Gioia – Presidente della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme di previdenza ed assistenza sociale;
- Sen. Nunzia Catalfo – Vice Presidente XI Commissione Lavoro e Previdenza Sociale;
- Avv. Arturo Salerni – Forum Diritti Lavoro;
- Dott.ssa Gabriella Di Michele – Direttore generale INPS;
- Dott. Paolo Pennesi – Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro;
- Dott.ssa Alfonsina Amaduzzi – Responsabile Ufficio Vigilanza della Direzione centrale Rapporto Assicurativo INAIL.
Al termine dei lavori, che hanno registrato anche l’intervento di tre ispettori di vigilanza – Angela Fronda (INPS); Nora Imbimbo (INAIL); Valeria Santurelli (INL) – i contenuti del dibattito e le proposte della USB possono essere così riassunti:
- Difesa ad oltranza della funzione sociale della vigilanza ispettiva a tutela dei lavoratori;
- Valutazione negativa delle scelte operate con l’istituzione dell’Ispettorato e con disposizioni legislative che appaiono contraddittorie, ispirate da una politica che mira al completo smantellamento di ogni forma di garanzia per i lavoratori;
- Recupero dell’autonomia degli Istituti previdenziale ed assicurativo in tema di vigilanza ispettiva;
- Norma che abroghi il ruolo ad esaurimento in INPS e INAIL e che permetta nuove assunzioni di ispettori di vigilanza presso tutte e tre le amministrazioni interessate – INPS, INAIL, INL;
- Necessità di risorse aggiuntive per assicurare il funzionamento dell’INL, dell’attività di vigilanza in generale e un’armonizzazione delle retribuzioni complessive degli ispettori che non penalizzi nessuno;
- Flessibilità e meno burocrazia nella gestione dell’attività di vigilanza e dell’orario di lavoro degli ispettori per assicurare positivi risultati;
- Spazio e risorse adeguati ad una formazione degli ispettori che sia di qualità e non ricada come obbligo sulle spalle degli stessi lavoratori.
Obiettivi importanti, che la USB intende perseguire interloquendo e pressando chi ha responsabilità istituzionali e unendo gli ispettori di vigilanza di INL-INPS-INAIL, evitando contrapposizioni sterili e politiche corporative, nella consapevolezza che in gioco non c’è solo la funzione e l’interesse dei lavoratori che operano nella vigilanza ispettiva, ma l’interesse di milioni di lavoratori, le cui tutele possono essere recuperate se si modifica il quadro normativo di riferimento del mercato del lavoro, ripristinando l’Art. 18, restituendo al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato un ruolo centrale, cancellando le odiose forme di precariato che hanno lasciato mano libera alle imprese. I partecipanti al convegno hanno mostrato di comprendere bene quale sia la posta in gioco.
Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego